“Oggi abbiamo ottenuto un risultato importante, il ministro Gelmini, la cui presenza nella nostra città non era gradita, non si è presentata. Probabilmente, non è ancora riuscita ad uscire dal tunnel in cui è rinchiusa da tempo e in cui vorrebbe trascinare la scuola e l'università pubbliche”. Con queste parole oggi pomeriggio Tommaso Dionisi, segretario generale della Flc Cgil di Terni ha concluso il presidio, organizzato insieme alla Camera del Lavoro provinciale, che si è tenuto in piazza Duomo, dove era in programma un convegno organizzato dall'Associazione Maestri Cattolici e dalla diocesi di Terni-Narni-Amelia a cui avrebbe dovuto partecipare anche il ministro Maria Stella Gelmini, che poi però ha annullato la sua partecipazione “per altri impegni improrogabili”.

E' mancata la Gelimini, ma non è mancata la contestazione ferma e convinta di docenti, personale Ata, studenti (erano presenti Udu e Rete degli Studenti Medi) e genitori alle politiche di “smantellamento” della scuola pubblica che stanno producendo su Terni, come hanno spiegato Cgil e Flc, danni incommensurabili, con la perdita negli ultimi anni di circa 500 posti di lavoro nel solo settore scolastico.

Durante il presidio ha avuto luogo anche un confronto tra i manifestanti e il vescovo di Terni, Vincenzo Paglia che aveva invitato il ministro, a cui è stata esternata tutta la preoccupazione e la rabbia di lavoratrici e lavoratori del settore per l'operato del Governo e della Gelmini in particolare.
Ora la mobilitazione continuerà sabato, con la grande manifestazione nazionale di tutto il lavoro pubblico in programma a Roma e per la quale dall'Umbria partiranno 10 pullman (3 dalla provincia di Terni).
 

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