PERUGIA - ''Preoccupa la scoperta anche in Umbria di una organizzazione criminale legata alla camorra. Un fenomeno su cui e' massima l'attenzione da parte delle istituzioni locali e delle forze dell'ordine'': lo ha detto oggi pomeriggio il sindaco Wladimiro Boccali partecipando, anche in qualita' di presidente dell'Anci Umbria, ad una audizione convocata dalla Commissione regionale d'inchiesta sulle infiltrazioni mafiose.

Nel corso dell'audizione - riferisce una nota del Comune - e' stato fatto il punto sulle infiltrazioni della criminalita' organizzata nel capoluogo, a cominciare dalla recente operazione ''Apogeo'' che ha portato al sequestro, agli affiliati dei Casalesi, di un intero complesso residenziale a Ponte San Giovanni.

''L'allarme su possibili infiltrazioni malavitose nel capoluogo umbro - ha proseguito Boccali - e' di qualche anno fa. La situazione non e' sottovalutata, anzi, e' alto il livello di guardia su un fenomeno che coinvolge tutte le istituzioni, le forze dell'ordine, le forze sociali ed economiche del territorio. E l'operazione 'Apogeo', a Ponte San Giovanni, realizzata da carabinieri, guardia di finanza e magistratura dimostra che e' efficace il controllo sul fenomeno. Accanto alle azioni repressive, indispensabili, servono poi misure preventive, anche di carattere culturale''.

Il sindaco ha ribadito che ''la vicenda urbanistica di Ponte San Giovanni e' completamente separata da quella giudiziaria in corso e ogni possibile associazione fra i due livelli e' mera strumentalizzazione politica''.

Boccali ha poi aggiunto che per contrastare le infiltrazioni mafiose sul territorio ''e' necessario applicare l'impianto normativo gia' esistente, prima di ricorrere a nuove leggi. Ed e' utile migliorare la rete informativa, perfezionando la collaborazione gia' in atto fra istituzioni locali, autorita' giudiziaria, forze dell'ordine, Anci e tutti quei soggetti, a vario titolo, coinvolti''.

L'audizione si e' conclusa con la disponibilita' da parte del sindaco a organizzare, anche nella sue veste di presidente Anci Umbria, una serie di incontri formativi e informativi rivolti agli enti locali sul fenomeno, insieme alla giunta regionale, alle forze dell'ordine, alla Commissione regionale.

Il presidente della Commissione antimafia del Consiglio regionale, Paolo Brutti (Idv) - e' detto in un comunicato della Regione - ha ipotizzato un terreno di azione comune con l'Anci che ''converge sulla necessita' di istituire una 'stazione appaltante', essendo ormai emerso il sistema utilizzato dalle organizzazioni mafiose per aggirare la legislazione vigente, che non consente di monitorare tutti i passaggi di proprieta' di un titolo edilizio fino a transazioni concluse''.

''Dovremmo rendere visibili anche i soggetti che compongono le commissioni di aggiudicazione degli appalti - ha detto Brutti - e, raccogliendo quanto ci hanno detto i vertici della Guardia di finanza, rendere 'tracciabili' i pagamenti che vengono effettuati nelle compravendite. Non solo - ha aggiunto - e' importante anche la tracciabilita' dei materiali di costruzione, che aiuterebbe a capire l'effettiva consistenza degli interventi e l'affidabilita' dei lavori da effettuare''.

''Se riusciamo a individuare proposte di modifiche legislative che consentano un maggiore controllo sul fenomeno delle gare al massimo ribasso e sulle transazioni in atto, si rendera' opportuna - ha annunciato Brutti - una occasione pubblica, attraverso una giornata dedicata, per far sapere in che modo l'Umbria felice, con la sua alta qualita' della vita, possa diventare anche un'Umbria 'armata' per difendersi dagli affari della criminalita' organizzata, almeno sotto il profilo delle amministrazioni, perche' poi ci sono le imprese con le loro difficolta', le banche con i loro regolamenti e l'imprescindibile operato delle forze dell'ordine''.

''In Umbria - ha concluso Brutti - il fenomeno delle infiltrazioni mafiose esiste ed e' molto pericoloso. I sindaci sono un punto di osservazione del fenomeno e, all'altro capo, ci siamo noi come istituzione, insieme per riuscire a mettere in evidenza quegli elementi e quei movimenti sospetti che lasciano intendere l'avvio di certi processi di infiltrazione''.
 

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