PERUGIA – “Prendere con comodo un treno alle 11,10 ad uso pubblicitario, con tanto di conferenza stampa finale ad uso politico, è una mancanza di rispetto verso i pendolari, le fasce deboli utenti e l'intelligenza dei cittadini”.

E' il commento critico con cui il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani del Pdl giudica l'iniziativa, promossa per questa mattina da due parlamentari del Pd, per il rilancio della ipotesi di prolungamento verso Arezzo del tracciato della ex Fcu.

Lignani Marchesani che chiama in causa i sindaci dell'alto Tevere che hanno aderito all'iniziativa e la Regione che con la nuova società unica dei trasporti ha di fatto soppresso la vecchia Fcu così prosegue: “Non ci stupiamo dell'atteggiamento dei parlamentari, eletti in liste bloccate e privi di reali contatti con il territorio, in cerca solo di pubblicità a basso costo. Meglio invece avrebbero fatto gli stessi onorevoli a fare il viaggio insieme ai pendolari, agli appartenenti alle fasce deboli, agli studenti, agli extracomunitari, ai pensionati e a confrontarsi con i loro disagi, i tempi di percorrenza indefiniti ed i frequentissimi ritardi. Un simile comportamento propagandistico, al contrario, è più tipico di una casta di persone lontane anni-luce dalla realtà. Rimaniamo invece stupiti dal comportamento dei primi cittadini, che dovrebbero sia essere a conoscenza di alcune problematiche, sia essere consapevoli che non è con un viaggio spot che si potrà realmente modificare una situazione ormai purtroppo consolidata nel tempo.

Oltretutto, prosegue Lignani Marchesani, “i Sindaci dovrebbero ben sapere che la creazione di Umbria Mobilità - fortemente voluta dalla Giunta regionale - ha indebolito la ex Fcu. Non sanno forse che nella Azienda unica il ferro è stato estromesso dal Consiglio di Amministrazione? Non dovrebbero essere a conoscenza che più di un milione di euro (nell'ultimo anno) è stato sottratto alla ex Fcu per coprire i debiti di società su gomma, appartenenti alle stessa holding? Non sanno che simili atteggiamenti tolgono soldi alla manutenzione e creano conseguentemente possibili incidenti, come quello recente di Massa Martana?

Prima di chiedere soldi al Governo ed immaginare lo sfondamento verso Arezzo della ex Fcu - conclude Lignani Marchesani - chiedano invece conto alla Regione di queste situazioni e pretendano dalla Giunta segnali ed atti precisi che dimostrino prima di tutto quanto l'Umbria creda al rilancio della ex Fcu”.
 

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