PERUGIA - Hanno risolto i problemi di overbooking dei loro biglietti aerei e saranno a Perugia lunedi' prossimo i parenti di Meredith Kercher che assisteranno in aula alla lettura della sentenza del processo d'appello a Raffaele Sollecito e ad Amanda Knox. Lo ha riferito oggi il loro legale Francesco Maresca.

La madre di Meredith, Arline, la sorella Stephanie e il fratello Lyle saranno nel capoluogo umbro lunedi' mattina. Attenderanno la decisione della Corte insieme al nuovo console inglese a Roma e ai loro legali di parte civile, gli avvocati Maresca e Serena Perna. A Londra rimarranno invece il padre John e l'altro fratello, che si chiama come il papa'.

Ieri nella sua replica l'avvocato Maresca aveva evidenziato i problemi organizzativi del viaggio dei Kercher. Difficolta' pero' ora risolte.

I Kercher hanno seguito in questi mesi il processo dall'Inghilterra. ''Impossibilitati a essere sempre presenti in aula - ha spiegato ancora, ieri, il loro legale - da difficolta' economiche e di salute''.

In una lettera inviata agli avvocati di parte civile alla vigilia della fase decisiva del processo d'appello, Stephanie Kercher aveva spiegato che la famiglia chiede ''giustizia per una ragazza alla quale nessuno pensa piu'''. ''Per favore non lasciate che Meredith sia morta invano'' l'appello lanciato dalla sorella. ''Noi non l'abbiamo dimenticata - aveva aggiunto Stephanie - e continueremo la nostra lotta perche' giustizia sia fatta. Lei amava l'Italia ed il suo popolo, voleva immergersi nella cultura italiana''.
 

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