PERUGIA - "La scelta dell'Universita' di Perugia, facolta' di giurisprudenza, di cancellare il corso di legislazione antimafia e' gravissima ed incomprensibile. Occorre porvi rimedio al piu' presto per consentire agli studenti di continuare a fruire di un insegnamento cosi' importante e politicamente strategico per il nostro Paese".

Cosi' il consigliere regionale Andrea Smacchi del Pd che e' anche membro della Commissione speciale sulle infiltrazioni mafiose in Umbria attivata dall'Assemblea di Palazzo Cesaroni.

Smacchi evidenzia come "il corso, organizzato in collaborazione con l'Associazione Libera nel 2005 ebbe subito un ruolo di apri pista rispetto ad insegnamenti similari, successivamente istituiti nelle Universita' di Bologna e Palermo". "Un vero e proprio modello - afferma -, un'occasione importantissima di approfondimento e conoscenza del fenomeno a livello scientifico che oggi rischia di venir meno, proprio nel momento in cui anche in Umbria si intensifica il lavoro di prevenzione e di contrasto alle infiltrazioni mafiose".

Per Smacchi, il corso di legislazione antimafia e' fondamentale per tenere alta l'attenzione su un fenomeno sul quale non si deve in alcun modo abbassare la guardia. "In questo contesto - conclude Smacchi - ritengo opportuno che la Commissione speciale sulle infiltrazioni mafiose convochi al piu' presto in audizione i membri del Consiglio di facolta' di giurisprudenza dell'ateneo perugino, per trovare con loro una soluzione condivisa in grado di tenere in vita l'insegnamento soppresso".
 

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