PERUGIA - Un futuro da testimonial, sentenza della Corte d'assise d'appello di Perugia permettendo. Potrebbe essere questo uno scenario possibile per Amanda Knox, almeno secondo quanto sostenuto da alcuni pubblicitari di grido del panorama italiano e internazionale.

E Cesare Casiraghi, direttore creativo dell'agenzia pubblicitaria 'Casiraghi Greco &', uno dei piu' grandi e qualificati creativi italiani, premesso il totale rispetto delle vittime, prenderebbe seriamente in considerazione la protagonista del giallo di Perugia come testimonial di prodotti da pubblicizzare. Lo ha detto nel corso di 'KlausCondicio', il programma tv di Klaus Davi in onda su Youtube dal titolo 'Bene, male: e' marketing?'.

"La cosa piu' banale e semplice, ma sicuramente molto interessante - spiega Casiraghi - sarebbe proporre Amanda Knox come testimonial per i programmi e le serie televisive dedicati ai processi e ai grandi delitti. Avere un testimonial cosi' per il lancio di questi prodotti sarebbe decisamente di grande impatto. Di fatto questi personaggi sono dei protagonisti che, sottoposti a una continua attenzione da parte dei media, entrano nelle case e nell'immaginario collettivo degli italiani".

E' "decisamente importante - continua Casiraghi - rendere piu' verosimili, piu' credibili e piu' drammatici i contenuti di una serie, visto che ce ne sono tante e si assomigliano tra loro. E' necessario differenziarsi e questo potrebbe essere un punto di partenza. C'e' poi il rischio, da parte del pubblico, di una contaminazione tra realta' e fiction. C'e' chi prende spunto dai detective della letteratura come Maigret per affermare che ci sono tanti casi insoluti come quello di Perugia perche' non ci sono piu' i detective di una volta. Oppure basti pensare alle serie legate agli ospedali, che parte del pubblico guarda pensandole come fatti veramente reali".

D'accordo con Casiraghi si dice anche un altro guru della pubblicita' italiana, Gianpietro Vigorelli, tra i piu' premiati creativi italiani: "Amanda Knox, ovviamente se assolta con formula piena, potrebbe tranquillamente diventare un fenomeno di marketing dovuto a un sistema dei media perverso, che da' spazio anche a personaggi che non meritano ammirazione. Sicuramente e' piu' probabile che accada in America, dove succedono tante cose e gli attori sono tanti, ma non mi stupirei se lo diventasse anche in Italia. Secondo me Amanda ha avuto un bel palcoscenico, nel bene e nel male, e credo che, se sara' assolta, ne approfittera'. Del resto oggi e' la cronaca che ti mette sul palcoscenico e, una volta su, per scenderne non e' facile: ci vuole una certa forza di volonta'".

Di tutt'altro avviso, invece, Gavino Sanna: "Personalmente - dichiara il creativo sardo famoso in tutto il mondo - mi dimenticherei del tutto di questa storia tristissima del delitto di Perugia e assolutamente non sfrutterei il personaggio Amanda Knox per finalita' pubblicitarie poiche' si tratterebbe di un'operazione di bassa lega. Non cambierei idea neppure se fosse assolta con formula piena. In quel caso, anzi, sarebbe ancora piu' grave saltarle addosso come un avvoltoio per trarne profitto. Mi sembrerebbe un comportamento ancora piu' esecrabile. Non tutti, pero', hanno gli stessi valori, per cui e' lecito che qualcuno possa sostenere l'esatto contrario di quello che penso io".
 

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