PERUGIA - Il deputato del Pd Gianpiero Bocci ha inviato oggi una lettera al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, in relazione ai recenti eventi criminosi che hanno recentemente interessato la citta' di Perugia. Ricordando prima di tutto l'uccisione a coltellate di un tunisino con precedenti per spaccio di droga, Bocci sottolinea che ''la presenza in citta' di un gran numero di clandestini, in buona parte di origine tunisina, ha creato una situazione ormai insostenibile per i residenti e i commercianti delle zone centrali, cui si aggiungono le minacce di bande di ragazzi che spadroneggiano in alcune strade del centro e disturbano pesantemente la quiete pubblica con schiamazzi e atti di teppismo e vandalismo''.

''Da ultimo - sottolinea Bocci nella lettera - anche l'Umbria Institute, una scuola che ogni anno porta nel capoluogo umbro 500 studenti americani, ha minacciato di abbandonare Perugia perche' troppo pericolosa. Il sindaco, il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, le forze dell'ordine stanno facendo il possibile per arginare questa ondata di violenze: il sindaco si e' attivato per coinvolgere addirittura il governo tunisino, dato che il sospetto degli inquirenti e' che ci sia una vera e propria organizzazione malavitosa che convoglia su Perugia centinaia di giovani, appena sbarcati clandestinamente in Italia, con lo scopo di inserirli nel mercato dello spaccio''.

''C'e' pero' bisogno – ha aggiunto Bocci - di un intervento ormai ineludibile da parte dello Stato: innanzitutto occorre uno sforzo per aumentare uomini e mezzi idonei al contrasto dei fenomeni criminosi e, in secondo luogo, e' necessario prevedere l'apertura di un Cie in Umbria''. ''Solo cosi' il Patto per Perugia sicura, che lei stesso - ricorda Bocci a Maroni - ha firmato nel capoluogo umbro lo scorso gennaio, potra' avere una piena attuazione e riportare in citta' quella civilta' di comportamenti e quel rispetto delle regole che l'hanno sempre contraddistinta, facendola amare e apprezzare da turisti e studenti di tutto il mondo''.

 

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