Parità di Genere ad Assisi/ Matarangolo spiega a Ricci: Tar non ha deciso niente
“Leggo con stupore un comunicato del Sindaco Ricci, con il quale incredibilmente afferma che il Tar dell'Umbria non avrebbe accolto il ricorso da me patrocinato in relazione al mancato rispetto della parità di genere nella composizione della giunta comunale di Assisi”.
“Nulla di meno vero - afferma l’avvocato Franco Matarangolo - perché non vi é stato nessun pronunciamento dei Giudici amministrativi, posto che il Tar non ha ritenuto di far discutere il ricorso, perché vuole affronate l'argomento con un decisione di merito, cioé in maniera ponderata, dopo aver letto le memorie delle parti”.
“O – conclude il legale - il Sindaco Ricci é male informato e non conosce la procedura dei giudizi amministrativi, ma la cosa non è credibile vista la sua esperienza di amministratore, o cerca di rigirare le frittate dal punto mediatico, visto che il principio della parità di genere é oramai pacifico”.
Tesi, questa dell'avvocato Matarangolo, sposata in pieno dal comitato promotore per il rispetto delle pari opportunità di Assisi, secondo il quale "Il 7 marzo 2012 sapremo se il Tar avrà accolto il ricorso che abbiamo presentato, insieme ai consiglieri di opposizione, a molte associazioni e cittadini, per chiedere che facciano parte della Giunta comunale anche le donne".
"Il 7 marzo è una data importante - afferma ancora nella nota del comitato -, perché oltre ad essere la vigilia della Festa della Donna è anche il primo anniversario della cacciata dalla Giunta, da parte di Ricci, di Maria Belardoni, cioè l'unica donna presente nella precedente amministrazione comunale".
"Il Sindaco di Assisi - si spiega anche - ha cantato vittoria per il solo fatto che il TAR, oggi, ha deciso di non accogliere la sospensiva e di voler valutare approfonditamente, nel merito, il ricorso. In pratica è un rinvio al 7 marzo".
"Per quanto ci riguarda - condlude la nota - siamo oltremodo ottimisti, perché ormai anche il Consiglio di Stato si è pronunciato perché in tutte le amministrazioni siano presenti entrambi i sessi. D'altronde fino ad oggi Ricci e la sua Giunta non hanno spiegato per quale strano motivo non siano riusciti ad individuare almeno una donna, fra le 14 mila del nostro Comune, degna - al pari dei vari Cannelli, Mignani, Massucci, Fortini e Lunghi - di di far parte del governo di Assisi".
Sulla stessa lunghezza d'onda anche Simonetta Maccabei, consigliere comunale, capogruppo “Nuovo Polo per Assisi”, a parere della quale "con la decisione odierna del TAR dell’Umbria, è stato raggiunto dai ricorrenti il primo obiettivo. Infatti la richiesta sospensiva è un fatto tecnico, cioè un modo per ottenere la fissazione dell’udienza per decidere nel merito il prima possibile. Ed il Tar ha fissato la prima data utile in tempi record: il 7 marzo 2012".
"Se non fosse stata richiesta la sospensiva- sostiene Maccabei-, la fissazione dell’udienza sarebbe avvenuta in un tempo non inferiore a due/tre anni" ed aggiunge: "Il fatto che ancora Ricci per giustificare la sua responsabilità nella mancanza di nomina di donne in giunta, che è l’organo esecutivo per eccellenza, si appiglia alla nomina da parte del consiglio comunale di un consigliere stesso donna alla presidenza, ed il fatto che il segretario del comune, come altre impiegate, siano donne, dimostra la debolezza del suo operato.
Aspettiamo fiduciosi il 7 marzo 2012".
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All'udienza per discutere della sospensiva il TAR dell'Umbria (Presidente f.f. dott. Cardoni, Consigliere Relatore dott. Ungari, Consigliere Fantini) - si spiega in un'altra nota pervenuta alla nostra redazione - ha deciso di non potere affrontare in via sommaria il ricorso dei consiglieri di opposizione del Comune di Assisi, di numerose associazioni di donne e di tante cittadine elettrici di Assisi, avverso la mancata nomina di assessori donne da parte del Sindaco Ricci.
Ha ritenuto di dover emettere una sentenza ponderata e piena, rinviando la discussione al merito e fissando la prima udienza utile al 7 marzo 2012. Per i tempi attuali della giustizia é un rinvio breve, ma consentirà alla Giunta di Assisi di operare in formazione contraria ai principi costituzionali, alle norme di legge e dello Statuto del Comune di Assisi.
Quella sparsa nei giorni scorsi dal Sindaco e dai rappresentanti della maggioranza é solo una cortina fumogena e non servirà a contrastare un principio, quello della parità di genere, che é pacifico e che é stato riconosciuto sin dal 2005 da una giurisprudenza amministrativa oramai compatta sul punto.
Sarà per questo e per la paura di perdere il banchetto, nel senso di scranno, che si sono costituiti davanti al Tar, oltre al Comune, anche gli assessori Fortini e Massucci.
Lo scopo evidente di questo accanimento terapeutico é quello di guadagnare tempo, per cercare di allontanare il più possibile l'amaro calice, di dover riconoscere alle donne il ruolo che compete loro anche nella giunta. Il cruccio é che lo faranno a spese dei cittadini.




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