Fondo non autosufficienza/Terza commissione esame modifiche regolamento gestione
PERUGIA - Avviato dalla terza commissione del consiglio regionale l'esame delle modifiche apportate dalla giunta regionale al regolamento di gestione del fondo per la non autosufficienza, in particolare ai criteri per la determinazione delle compartecipazioni dei singoli pazienti non autosufficienti ai costi dei ricoveri in strutture protette residenziali e semi-residenziali.
La complessita' dell'argomento, emersa nel corso della audizione con l'assessore ai servizi sociali, Carla Casciari, ha indotto la commissione - come riferisce un comunicato dell'ente - ad aggiornare la seduta alla prossima settimana ed a chiedere alla giunta ulteriori elementi conoscitivi ed eventuali stime e proiezioni sula applicazione del regolamento modificato.
Queste prevedono di fissare quattro fasce di compartecipazione ai costi dei servizi in base al reddito individuale, calcolato con l'Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) partendo da una esenzione totale per la cosiddetta soglia di poverta' assoluta individuata nel 2009 dall'Istat, in 589.81 euro mensili.
Le modifiche al regolamento, elaborate dalla giunta anche sulla base delle risultanze di tre gruppi di lavoro, di fatto affrontano situazioni complesse e temi delicati quali l'obbligo o meno di far intervenire le famiglie dei pazienti nella compartecipazione ai costi in particolare dei ricoveri; le modalita' di calcolo dei redditi, con eventuale inclusione di quelli non soggetti ad Irpef come indennita' di accompagnamento e pensioni di invalidita'; la possibilita' di disincentivare i ricoveri a favore della assistenza dei pazienti in ambito familiare.

Wednesday
28/09/11
16:29
MI RACCOMANDO UMBRI RIZZATE LE ORECCHIE ,QUESTI CI PROVANO E' OVVIO !
CI SONO UN CENTINAIO DI SENTENZE EMESSE PRESSO LE GIURISDIZIONI AMMINISTRATIVE, ORDINARIE E CONTABILI IN RAGIONE DELLA ASSOLUTA ILLEGITTIMITA' DELLA RICHIESTA ,DA PARTE DEGLI ENTI LOCALI,DI CONTRIBUZIONE AI COSTI DELLE RSA E STRUTTURE SEMIRESIDENZIALI DA PARTE DEI CONGIUNTI .
CONTA SOLO L'ISEE DEL DISABILE GRAVE O DELL'ANZIANO NON AUTOSUFFICIENTE ,TUTTE LE RICHIESTE DIFFERENTI SONO DA CONSIDERARSI ILLEGITTIME .
COMUNQUE .....NON E' SEMPRE NECESSARIO RIVOLGERSI AD UN TRIBUNALE , è sufficiente inviare una raccomandata al Sindaco e assessore all'assistenza dicendo che ai sensi del DM 109/98, del DM 130/2000, E DELLA LEGGE 328/00 ARTICOLO 25 devono tener conto solo del reddito della persona con disabilità ,aggiungendo anche la Sentenza del Consiglio di Stato recentemente emessa , in caso contrario dovrete rivolgervi ad un legale .
ANCORA ....E' ASSOLUTAMENTE OSCENA LA PROPOSTA DI CONSIDERARE LE INDENNITA' D'ACCOMPAGNAMENTO NEL COMPUTO DEL REDDITO ,E' RIDICOLO ,SE NON AUTOSUFFICIENTI TUTTI PERCEPISCONO L'INDENNITA' ,ANCHE QUESTE RICHIESTE SONO DA CONSIDERARSI ILLEGITTIME ....
RICORDATEVI DI SPEDIRE UNA RACCOMANDATA CON RICEVUTA DI RITORNO,QUANDO QUESTI SIGNORI DICHIARANO CERTE CIALTRONERIE CHIEDETEGLI DI METTERVELO PER ISCRITTO -QUESTI VOGLIONO LA GUERRA E GUERRA AVRANNO !!!!!!!
PS.... VOGLIO PROPRIO VEDERE CHE SI INVENTANO PER "DISINCENTIVARE I RICOVERI DEI PAZIENTI A FAVORE DELL'ASSISTENZA IN AMBITO FAMIGLIARE"
CHE NIENTE NIENTE SALTAN FUORI GLI ASSEGNETTI DI CURA ....?