Perugia-Assisi/ La marcia della pace vissuta da politici e amministratori
Di Pietro (Idv) – chiaro segnale per ridurre le spese militari - "Le migliaia di persone che hanno partecipato, oggi, alla marcia Perugia-Assisi sono un chiaro segnale dell'esigenza di ridurre drasticamente le nostre spese militari". Lo afferma il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. "L'IdV si battera' affinche' vi sia un serio impegno a sostegno delle politiche di pace", conclude.
Guasticchi: impegno per la giustizia sociale - ''La marcia della Pace Perugia-Assisi per fare propri i valori di fratellanza, liberta' e solidarieta' fra i popoli e al contempo ribadire la necessita' di costruire una pace e giustizia sociale ispirata alla legalita' e alla lotta a tutte le mafie nel ricordo e insegnamento di quanti, magistrati, rappresentanti delle forze dell'ordine, delle istituzioni e della societa' civile sono caduti per difendere i valori e gli ideali fondanti della nostra Costituzione'': e' quanto dice il presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, in occasione della Marcia della pace Perugia-Assisi.
''Come Provincia di Perugia - prosegue Guasticchi - saremo in prima linea nel diffondere, a partire dalle scuole, progetti e iniziative a difesa e tutela della pace e giustizia sociale, utilizzando linguaggi e forme artistiche capaci di penetrare nelle giovani generazioni. L'edizione 2011 della Marcia - conclude Guasticchi - precede di qualche settimana la visita di Benedetto XVI ad Assisi nel 25esimo anniversario del primo incontro interreligioso per la pace indetto da Papa Wojtyla, un evento di portata internazionale che spinge sempre di piu' le istituzioni a difendere e preservare i valori e ideali di unita' nazionale, della famiglia e credo religioso''.
Ferrante (Pd): No a tre miliardi di euro per gli Eurofighter - In nome dei valori che ispirano la Marcia della pace, ''oltre che in considerazione dell'emergenza sociale ed economica del Paese'', il senatore del Pd Francesco Ferrante ha proposto con alcuni colleghi ''una misura buona in se' e utile per avvicinare l'obiettivo del pareggio di bilancio: tagliare le spese militari, rinunciando ai programmi di sviluppo e acquisto dei superbombardieri F-35 e degli Eurofighter Typhoon, per un risparmio di ben tre miliardi di euro''.
Bersani (Pd): Messaggio più attuale che mai - ''Oggi saranno in tanti i democratici e le democratiche che parteciperanno alla Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli. Un'edizione particolarmente importante: sono passati 50 anni da quando Aldo Capitini organizzo' la prima Marcia per mostrare che 'il pacifismo, la nonviolenza, non sono inerte e passiva accettazione dei mali esistenti, ma sono attivi e in lotta, con un proprio metodo che non lascia un momento di sosta nelle solidarieta' che suscita e nelle non collaborazioni, nelle proteste, nelle denunce aperte'''. E' l'intervento del segretario Pd Pier Luigi Bersani in occasione della marcia della pace.
''Quel messaggio di pace - sostiene Bersani - e' piu' attuale che mai, interroga la politica e la coscienza di ognuno di noi di fronte ad un mondo sempre piu' complesso, attraversato da conflitti dimenticati, diseguaglianze drammatiche, minacce alla sicurezza. Fame, poverta', violazione dei diritti umani, negato accesso alle risorse naturali e alle cure mediche, respingimenti e forme di discriminazione sono 'assenza di pace' tanto quanto in passato lo sono stati i conflitti armati tra Stati e dentro gli Stati''.
Vendola (Sel): Anche questa è una strada per l’alternava - ''Se il popolo marcia alla Perugia-Assisi vuol dire che sta imboccando la strada giusta'': cosi' ha risposto ai giornalisti Nichi Vendola ai giornalisti che stamani a Perugia, prima della partenza della marcia della pace, gli chiedevano se la sinistra e' sulla via giusta per costituire un'alternativa all'attuale maggioranza di governo.
Bindi (Pd): Riflettere sui temi della crescita e del lavoro - "Cinquanta anni di marcia della pace ci dovrebbero far riflettere, un'iniziativa che dura nel tempo, che dimostra la fedelta' e la costanza di questo popolo, di questi giovani, delle associazioni, degli enti locali, della Tavola della pace". Lo ha detto Rosy Bindi, a Perugia per partecipare alla Marcia Perugia-Assisi.
"Cinquanta anni - per Bindi - durante i quali si e' ricordato all'Italia e al mondo che questo e' il bene piu' importante. Quest'anno - ha aggiunto - e' contestualizzato nella crisi economica e nella mancanza del lavoro, credo che questo apra per noi una strada di riflessione molto importante: le cause che hanno provocato questa crisi economica non saranno quelle che faranno uscire dalla crisi, solo riponendo al centro il lavoro, i diritti, la dignita' delle persone ce la potremo fare".
Secondo la presidente del Pd la Marcia e' anche "una straordinaria occasione per valorizzare i segni di speranza che ci sono ora nel mondo: non ci sono solo guerre, non c'e' solo sfruttamento, ci sono anche popoli che si liberano e che vogliono liberarsi". "In questo momento - ha sottolineato Bindi - nel nostro paese ci vorrebbe un governo che pensa innanzi tutto ai cambiamenti di questa sfida internazionale, noi avvertiamo invece la nostra marginalizzazione, una mancanza di politica estera e la perdita di dignita' nel contesto internazionale. Invece - ha concluso - ci vorrebbe un governo che si facesse davvero carico dei problemi dell'italia e riponesse al centro la crescita, il lavoro, l'equita'".
Rossi (Pd) – Oggi il nome della Pace è sinonimo di accoglienza - ''Oggi il nome della pace e' 'accoglienza'. Dobbiamo saper accogliere e aiutare a costruire una speranza a chi fugge dalla fame, dalla miseria e dalle guerre. Cosi' come hanno fatto con noi tanti popoli nel secolo scorso''. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che a Perugia ha partecipato alla marcia per la pace con il gonfalone della Regione.
''Per noi - ha aggiunto - il luogo della pace e' innanzitutto il Mediterraneo. I bombardamenti decisi soprattutto per il controllo del petrolio, gli squilibri e le ingiustizie in costante crescita, i muri che ergono steccati tra i popoli, come in Palestina, aggravano i problemi. Occorre che l'Italia e l'Europa aiutino i popoli e i giovani della primavera araba a costruire comunita' democratiche. Per questo oggi partecipo alla marcia della pace insieme a coloro che nella nostra regione hanno saputo accogliere i profughi e a tutti coloro che sono impegnati nella cooperazione nel Mediterraneo''.
Orlando (Idv): Difendere la legalità internazionale - "A cinquant'anni dal 24 settembre del 1961, quando Aldo Capitini promosse la prima marcia Perugia-Assisi, il tema della pace è ancora di drammatica attualità. La marcia di quest'anno è dedicata ai diritti umani, troppo spesso calpestati e distrutti dalle guerre". Lo afferma il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, che questa mattina ha partecipato alla marcia della pace insieme ad una nutrita delegazione del partito proveniente da tutta Italia, e insieme alla vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari (IdV) e agli assessori provinciali di Perugia e Terni, Aviano Rossi e Marcello Bigerna.
"Si fanno guerre in nome di una solidarietà ipocrita e con la pretesa assurda di portare la democrazia e promuovere lo sviluppo - continua Orlando - oggi come non mai, quindi, il tema della pace si intreccia con quello della legalità internazionale. Perciò, la marcia di quest'annno è stata per noi dell'Italia dei Valori un'occasione ulteriore per dire no ad ogni forma di neocolonialismo militare e per sostenere, con forza e convinzione, il principio della legalità internazionale e il riconoscimento dello stato palestinese''.
De Magistris - Il tema della pace mai come in questo momento appare legato a quello della giustizia sociale, a sua volta ancorato a quello di un modello economico e di sviluppo alternativi - "La Marcia Perugia-Assisi riporta all'attenzione il tema della pace in questo 2011, risentendo della crisi economica che sta investendo il mondo. Il tema della pace, in verita', mai come in questo momento appare legato a quello della giustizia sociale, a sua volta ancorato a quello di un modello economico e di sviluppo alternativi, cioe' capaci di garantire diritti e benessere a tutti".
Lo scrive sul suo blog il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che aggiunge: "La pace e' un nuovo modello economico fondato sulla giustizia sociale, lo stesso che ci e' stato indicato dal popolo del referendum, soltanto a giugno schierato a difesa dei beni comuni contro la logica delle privatizzazioni selvagge e pronto a difendere un' idea partecipata di democrazia".
"Si deve sempre portare alta la bandiera della pace intesa come disarmo, come diplomazia ad ogni costo, come fedelta' alla nostra Costituzione, come necessita' di aggiornare in senso maggiormente democratico gli stessi organismi internazionali come l'Onu perche' - aggiunge - siano piu' indipendenti e liberi dal condizionamento dei paesi forti. Il caso della Palestina di questi giorni evidenzia quanto le Nazioni Unite abbiano bisogno di una riforma. Ma sapendo che la pace si costruisce e lo si fa a partire dal raggiungimento di un mondo economicamente piu' giusto e sostenibile anche dal punto di vista ambientale, dove le armi cedono il posto ai diritti, la nuova schiavitu' fa un passo indietro rispetto al lavoro, la privatizzazione china la testa davanti allo stato sociale, il mercato senza regole scende dall'altare e la politica ritorna ad essere protagonismo dei cittadini".
Legambiente: Non dimenticare i diritti negati in Italia - "Con la nostra partecipazione alla Marcia vogliamo ribadire la necessita' imprescindibile del rispetto dei diritti umani nel mondo". Lo dice Maurizio Gubbiotti, responsabile dipartimento internazionale di Legambiente, che aggiunge: "Un'operazione che passa inevitabilmente attraverso i processi di pace e la riduzione delle disuguaglianze sul pianeta, a cominciare da un utilizzo piu' equo e sostenibile delle risorse e dalla tutela di popolazioni e territori del sud del mondo che pagano in maniera pesantissima le conseguenze della crisi climatica e degli equilibri economici internazionali".
Secondo Legambiente "la marcia Perugia-Assisi e' stata anche l'occasione per accendere i riflettori sui diritti e il futuro dei tantissimi immigrati che continuano a sbarcare sull'isola di Lampedusa e soprattutto dei minori costretti a vivere reclusi e a dormire all'aperto e in condizioni igienico-sanitarie a dir poco critiche".
Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, ha sottolineato: "La questione dell'immigrazione, che interessa pienamente l'Italia ma anche il resto d'Europa, non potra' risolversi blindando le frontiere, ma va affrontata con serieta' e lungimiranza nei Paesi che milioni di persone abbandonano per sfuggire alla fame, alle guerre, alle persecuzioni, alle pulizie etniche. Questo cinquantenario della Marcia cade in un periodo in cui molti popoli del Mediterraneo e del Medio Oriente chiedono ai propri governi piu' democrazia e piu' legalita'. E' l'occasione per ricordare anche le molte illegalita', i diritti negati e le schiavitu' di casa nostra, sfruttamento degli immigrati in primis, che vanno combattuti con forza".




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