TERNI - Usavano l'abitazione di uno di loro come centro di smistamento della droga, due tunisini di 42 e 30 anni, arrestati dalla squadra mobile di Terni dopo che, alcuni abitanti della zona di Santa Agnese, esasperati dalla continua presenza di spacciatori, si sono rivolti alla questura denunciando con un esposto la situazione.

Secondo quanti riferito dalla polizia mentre uno rimaneva in casa l'altro, a volte in auto, a volte in bicicletta, fungeva da corriere, facendo la spola tra l'abitazione da dove si riforniva e le case e le auto dei clienti. Due di questi sono stati anche sentiti dagli agenti ai quali hanno confermato l'avvenuto spaccio.

Al momento dell'arresto, prima di essere bloccato dalla polizia, il corriere tunisino ha tentato di fuggire e di disfarsi di un involucro che, recuperato, e' risultato contenere eroina. In bocca, inoltre, lo straniero aveva altre due dosi della stessa sostanza, per un totale di circa 2 grammi.

La perquisizione si e' estesa anche all'abitazione, dove e' stato trovato un bilancino di precisione, tutto l'occorrente per la confezione delle dosi, 11 flaconi di metadone e circa 7 mila euro in banconote di tagli diversi. In particolare gli agenti hanno trovato un mortaio, dove l'altro complice stava pestando una pietra di marmo, la cui polvere sarebbe stata poi mescolata alla sostanza stupefacente da vendere.

Il 42enne, con regolare permesso per famiglia, era gia' stato condannato per reati di droga e sottoposto all'obbligo di firma in questura. L'altro, sbarcato da qualche mese in Italia e fuggito dal Centro di accoglienza di Trapani senza aver richiesto l'asilo politico, e arrivato a Terni nel mese di agosto dove e' stato subito fermato dai vigili urbani e portato in questura dove gli e' stato notificato l'ordine di lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni.
 

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