ROMA - La manovra varata dal governo, da oggi in vigore, fa gia' sentire i suoi effetti: con l'aumento dell'aliquota Iva dal 20 al 21%, appena scattato, oltre un negozio su tre ha gia aumentato i prezzi. Secondo il Codacons, infatti tra aumento dell'Iva e arrotondamenti vari, "il 35% degli esercizi commerciali ha aumentato oggi i listini prezzi".

L'associazione dei consumatori ha realizzato un monitoraggio in dieci citta' italiane. "I rincari sono stati applicati principalmente dai piccoli negozi - spiega il Codacons - e i beni maggiormente colpiti sono stati quelli di piccolo importo, come prodotti per la casa e per l'igiene personale. Nelle grandi citta', in particolare Milano, Venezia e Napoli, si sono registrati gli incrementi maggiori".

Per il presidente Carlo Rienzi, "ora il rischio concreto e' che i rincari possano estendersi anche a beni e servizi non coinvolti dallo scatto dell'aliquota, determinando una stangata pari a 385 euro annui a famiglia".

Ma Confcommercio replica a quelli che definisce "vecchi copioni" sostenendo che "deve essere evidente a tutti che l'aumento di un punto percentuale dell'aliquota Iva del 20% produrra' inevitabilmente un piccolo scalino inflazionistico che contribuira' a ridurre la gia' bassa dinamica dei consumi delle famiglie e del Pil".

A puntare il dito contro gli effetti della manovra, anche Confesercenti. "Gli interventi diretti e indiretti della manovra graveranno sulle famiglie per 33 miliardi dei 54 complessivi", ha detto il presidente Marco Venturi, aprendo il meeting annuale di San Martino in Campo, a Perugia. L'aumento dell'Iva, secondo Confesercenti, si tradurra' in 140 euro di aumento medio annuo per ciascuna famiglia. L'aumento sara' piu' marcato al Nord-est (166 euro a famiglia ogni anno), seguito dal Nord-ovest (158), dal Centro (138), Sud (113) e Isole (102).

Guardando alle professioni, la crescita sara' di 220 euro per imprenditori e professionisti, 170 per i lavoratori in proprio, 189 per impiegati e dirigenti, 149 per operai e assimilati, 104 per i pensionati e 95 per altra condizione (cassintegrati, disoccupati).

La manovra sull'Iva, inoltre, unicamente per la parte riguardante i consumi delle famiglie, sempre secondo lo studio incidera' dello 0,48% sull'inflazione e portera' un gettito annuo aggiuntivo di 3,4 miliardi di euro.

Anche la Cgia mette in guardia: nel 2014 "gli effetti complessivi delle manovre correttive di luglio e di Ferragosto faranno schizzare la pressione fiscale reale oltre il 54%". L'associazione mestrina prevede un livello rischi di "depressione per l'economia" che potrebbero "gettare nello sconforto milioni e milioni di italiani fedeli al fisco".

E il leader della Uil, Luigi Angeletti, lancia la sua proposta: uno sciopero "simbolico" di tutti coloro che pagano le tasse.
 

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