“Apprezziamo la sensibilità dell’Assessore Stefano Vinti per aver discusso con le parti sociali, i sindacati, gli Enti Locali, i soggetti attuatori (ATER, Cooperative ed imprese) una proposta di modifica della legge 23, la legge in materia di politiche abitative che assicura il diritto dell’abitazione alle famiglie che per ragioni economiche e sociali non riescono ad accedere alla locazione nel libero mercato – dichiara l’Ing. Armando Fronduti, Presidente della Confedilizia Umbra – intervenendo all’incontro del Comitato permanente per l’edilizia residenziale.

Dopo anni dall’approvazione, nel 2003, molto è cambiato ed è opportuno attualizzare le norme alla diversa realtà sociale ed economica della nostra Regione e delle nostre città:
nel 2003 gli sfratti erano 230, oggi sono nella sola provincia di Perugia 887; le risorse rappresentano un valore di eccellenza ed oggi siamo passati da 2.5 milioni di Euro del 2010 a 185.000,00 nel 2011 con il contributo per gli affitti azzerato in molti comuni; i piani triennali (P.O.A) sembravano oggetti misteriosi ed invece hanno consentito con 2 piani di tre anni, di realizzare 2050 alloggi; i comunitari ed extracomunitari erano il 6,5% ed oggi sono più del 13%; l’edilizia viveva periodi migliori sia nelle locazioni che nelle vendite di immobili, oggi gli affitti sono ridotti del 30%, con contrazioni della domanda del 50% mentre le vendite delle case sono crollate con la paralisi totale del sistema.

Finora la Regione ha stanziato somme importanti (1 milione di Euro nel 2010) a sostegno degli affitti ma non può sostituirsi ai Comuni e nel prossimo futuro centinaia di sfrattati si rivolgeranno non più al privato ma al sistema pubblico, con forti disagi anche sociali per l’attuale carenza di alloggi.
Fronduti ha sottolineato il buon lavoro svolto dall’Assessorato ma vista la delicatezza e l’importanza dell’argomento essendo la più importante legge operativa di politiche edilizie, occorre che tutte le parti discutano al loro interno per proporre le varie associazioni entro i dieci giorni indicati dall’Assessore Vinti.
Con la nuova definizione di “alloggio sociale” , le più puntuali descrizioni del servizio abitativo con le locazioni permanenti a canone sociale e la locazione ad otto anni, con canone concordato occorrerà rivedere o istituire regolamenti attuativi della legge rimodulando i criteri di assegnazione degli alloggi, i punteggi e le graduatorie di assegnazione (soprattutto per i senza lavoro, i cassa integrati, in deroga e non, gli sfrattati) con peculiarità differenziate tra i vari Comuni (Nocera è diversa da Corciano o Bastia).

Occorre allora un controllo attento della documentazione presentato con la domanda e , successivamente, una verifica costante del mantenimento dei requisiti del conduttore, da parte dei Comuni al fine di evitare quello che emerse nel 2005 con un alloggio locato a 80 Euro ed l’inquilino parcheggiava la macchina la “Ferrari” davanti a casa.
Sarà necessario, alla luce dei tagli una selezione degli interventi senza disperdere le risorse in mille rivoili, con priorità ben definite.
A nome della Confedilizia Fronduti ha rivolto un appello all’Assessore Vinti per attivare politiche che coinvolgano attivamente i proprietari di casa .

 

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