Agricoltura/ Cecchini: Entro ottobre la sostituzione dell’Ente irriguo
PERUGIA - ''L'Ente irriguo umbro toscano e' stato erroneamente cancellato dal Governo nazionale in quanto 'ente inutile' e solo in seguito ci si e' resi conto dell'errore commesso. Ora e' compito delle Regioni Umbria e Toscana trovare un accordo e stipulare una convenzione che porti alla istituzione di un nuovo ente in grado di utilizzare i 140 milioni di euro di investimenti disponibili, provvedendo anche alla gestione della diga di Montedoglio e delle condutture'': lo ha detto l'assessore regionale all'agricoltura Fernanda Cecchini, intervenendo all'audizione convocata dalla prima Commissione del Consiglio regionale.
L'assessore - riferisce Palazzo Cesaroni - ha evidenziato che i due Consigli regionali dovrebbero riuscire ad approvare i provvedimenti necessari entro la fine di ottobre, per fare in modo che il nuovo ente (Ente Acque Umbro-Toscane) possa essere operativo per l'inizio di novembre, quando terminera' il commissariamento dell'Ente irriguo, mantenendo cosi' la disponibilita' dei 140 milioni di euro giacenti nelle sue casse e destinati ad investimenti sugli invasi di Montedoglio e Valfabbrica. La proprieta' della diga e delle condutture di adduzione rimarra' allo Stato e cosi' anche la loro manutenzione.
Il nuovo organismo (che sara' guidato da un consiglio di amministrazione formato da tre componenti, in rappresentanza delle due Regioni e del ministero) subentrera' in tutte le concessioni dell'Ente irriguo ora in essere. L'istituzione del nuovo organismo sara' concretizzata con un disegno di legge che la Giunta regionale predisporra' e sottoporra' all'Assemblea di Palazzo Cesaroni.




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