Buono/Prc Spello: "Approvato l'ordine del giorno sull'antifascismo"
Nella seduta del 9 settembre scorso, la sottoscritta consigliera comunale di maggioranza Chiara Buono ha presentato una proposta di delibera riguardante alcune azioni che si è ritenuto doveroso richiedere all’ Amministrazione Comunale in ordine alla evidente riorganizzazione di gruppi ispirati più o meno velatamente al fascismo, portatori di idee xenofobe e violente, affinché a tali gruppi non vengano concessi patrocinii, né spazi o visibilità politica. Il testo è stato presentato nella stessa forma in quasi tutti i Consigli comunali della provincia, con un’ evidente volontà da parte degli amministratori comunisti di centrare il problema nella sua applicazione più concreta: rispondere chiaramente NO a chi si qualifica come fascista ed intende usare spazi che sono pubblici per propaganda eversiva. La scrivente sottolinea che Spello, a tali problemi può far fronte riaffermando con forza il proprio carattere di città democratica, città che ricorda la lotta di Liberazione dal nazi-fascismo anche attraverso il gemellaggio con la città di Alfonsine, comunità che rifiuta chi a sua volta aborrisce i valori fondanti la Repubblica e rimpiange il buio ventennio fascista. Ed è questo che è avvenuto ieri sera: la maggioranza ha votato compattamente il testo che la sottoscritta ha proposto – emendato in piccole parti, con riguardo alla vigilanza ed all’ istituzione di un osservatorio locale sul tema (si è inteso agire in questo modo proprio perché la nostra cittadina risulta ad ora esente da manifestazioni evidenti di nostalgismo, ferme restando le norme di rango superiore, che sanzionano l’ apologia di fascismo e vietano la ricostituzione sotto ogni forma del disciolto PNF)-, assumendo una posizione di prevenzione. La sottoscritta valuta molto positivamente l’ unità di intenti della maggioranza, che è convenuta sia sul merito della proposta, che sul metodo, dichiarando che questa Amministrazione non è disponibile a dare alcun tipo di opportunità ai gruppi che in qualunque modo si pongano fuori dalle regole democratiche.
Per quanto riguarda la dialettica assembleare, è doveroso e dignitoso un richiamo a chi ha praticato un ostruzionismo (per così dire) “spinto” alla presentazione della proposta, interrompendo la relatrice più volte e con che toni! La sottoscritta ha dato lettura testuale del dispositivo e quindi fugato ogni possibile dubbio di strumentalizzazione. Duole far notare che la stessa si è trovata ad evitare accuratamente di rispondere sulle ragioni -pretestuose e argomentate con l’ uso di termini ed espressioni che non si confanno assolutamente alla massima assise cittadina- di chi neanche voleva che si discutesse di lotta al fascismo! Il punto è questo: non era in predicato il nocciolo delle misure indicate in dispositivo, era in discussione la legittimità della sottoscritta a far pronunciare un Consiglio Comunale su un tema così rilevante! Appare accattivante l’ idea di mettere in difficoltà – per non dire censurare - una consigliera il cui partito non è rappresentato in Parlamento, ma qui non si tratta di punzecchiature – che stanno nel gioco delle parti-: c’è qualcosa di più. C’è il fatto che la sottoscritta ha probabilmente toccato un nervo vivo, mettendo all’ attenzione delle cittadine e dei cittadini spellani i vari e (vivaddio!) sconclusionati tentativi della destra eversiva di riorganizzarsi, facendosi un bel lifting a colpi di slogan xenofobi, antieuropei, populisti, quando non propriamente violenti. Ciò accade tranquillamente in comuni limitrofi al nostro. Di questo si trattava: non sono stati fatti nomi né cognomi, la sottoscritta non ha appellato nessuno con termini sgradevoli, proprio per non etichettare chicchessia, quindi non si comprendono le ragioni di una discussione sicuramente uscita dai ranghi e degenerata, con un’ animosità che si configura come violenza verbale. La sottoscritta ed il Partito cui aderisce non sono disponibili ad accettare una tale condotta, rimanendo dell’ idea che di antifascismo, di Costituzione, di educazione alla democrazia si debba parlare ogni volta che è possibile! Specie in un momento in cui le nostre basilari regole del vivere civile vengono messe in discussione da personaggi che non ritengono che siano la giustizia e l’ equa distribuzione del reddito l’ essenza del nostro essere cittadini italiani.
Chiara Buono,
- consigliera comunale di Spello
- direttivo sezione “Che Guevara” del Partito della Rifondazione Comunista- FDS.

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