Esprimiamo la nostra grande soddisfazione per l’operazione di Finanza e Carabinieri che ha portato alla luce le preoccupanti, e da noi già denunciate, infiltrazioni mafiose nella nostra regione. Ciò che è avvenuto a Ponte San Giovanni dimostra quanto lungimirante fu la richiesta di Rifondazione Comunista di istituire una Commissione regionale ad hoc.

Quello che ne emerge è una realtà inquietante che non deve assolutamente far abbassare la guardia alle Istituzioni : l’Umbria, infatti, da dopo il terremoto, come dimostrano numerose inchieste svolte, è stata terreno di conquista per organizzazioni malavitose che hanno visto nello sviluppo edilizio della regione la possibilità per aumentare i propri business finanziari.

La nostra preoccupazione ora va al quartiere di Ponte San Giovanni e alle opere di urbanizzazione che rischiano di subire un freno trasformando la zona in un perenne cantiere aperto. Ricordiamo che l’amministrazione comunale ha garantito non solo il termine lavori di tutta l’area “De Megni- Margaritelli” entro il 2016 ma l’accelerazione di quelle opere che oramai sono indispensabili per la viabilità e mobilità di tutto il quartiere. Ricordiamo il progetto del sottopasso tra via Adriatica e via Manzoni, le nuove rotonde, le corsie di alleggerimento del traffico che oggi è maggiore di quello che l’area potrebbe supportare e i 10mila mq di parcheggi.

Su queste questioni chiediamo risposte certe perché non siano più i cittadini di Ponte San Giovanni a pagare le scelte scellerate di chi ha immaginato una città fatta di cemento, senza preoccuparsi del rischio che ciò avrebbe causato con le organizzazioni mafiose sempre alla ricerca di buoni investimenti per riciclare e aumentare i propri denari.

 

Enrico Flamini, Segretario Provinciale Prc Perugia

Claudio Torcolo; Segretario Circolo Prc Ponte San Giovanni

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