Comune Magione aderisce a protesta dell' ANCI contro tagli Governo a Enti Locali
Chiuso questa mattina dalle 8 alle 10, per protesta contro la manovra economica finanziaria del Governo «che rischia di far chiudere definitivamente tutti i servizi al cittadino», l’Ufficio anagrafe e stato civile del Comune di Magione. La protesta è contestuale in tutti i Comuni d’Italia.
«Abbiamo aderito alla protesta promossa dall’ANCI nazionale per il 15 settembre – spiega il sindaco Massimo Alunni Proietti – perché i tagli ed il patto di stabilità bloccano, di fatto, ogni possibilità di migliorare le città ed i municipi, strangolano le imprese e obbligano a scegliere fra l’aumento della pressione fiscale o la riduzione dei servizi. L’autonomia dei Comuni è stata sostanzialmente cancellata da norme che indicano anche l’ora di convocazione dei consigli e delle giunte rendendo, di fatto, impossibile, qualunque azione dell’Ente».
Come previsto dalla forma di protesta il Sindaco ha inviato al Prefetto di Perugia una lettera in cui, nella giornata del 15, si comunica la riconsegna delle deleghe quale ufficiale di Governo.
«Stiamo vivendo una situazione assurda – spiega il Sindaco – ogni anno i Comuni portano soldi alle casse dello Stato per un totale di oltre 3 miliardi di euro. Lo Stato continua a sprecare e noi siamo costretti ad aumentare le tasse o a chiudere i servizi. È una protesta dura ma indispensabile, non una protesta di “casta” ma di chi lavora seriamente per cercare di migliorare i servizi e le prestazioni in tutti i settori e di difendere i diritti dei cittadini».

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