PERUGIA - ''Domani noi presidenti di Regione, in assenza di risposte dal Governo, riconsegneremo i contratti stipulati con le societa' del trasporto pubblico locale'': la conferma di questa forma di protesta contro i tagli al settore trasporti, e non solo, previsti nella manovra economica arriva dalla presidente dell'Umbria, Catiuscia Marini.

''Questo del Tpl - ha detto la Marini intervenendo stamani all'assemblea di Confindustria Perugia, presente anche la presidente degli industriali, Emma Marcegaglia - sara' una vera emergenza per il 2012, perche' il fabbisogno finanziario per il 2010 e' stato a livello nazionale di 1,9 miliardi, mentre la previsione contenuta nella manovra e' inferiore ai 500 milioni: davvero c'e' qualcuno che puo' credere che si possa assicurare il mantenimento dei servizi di Tpl con una riduzione del 75% delle risorse necessarie? E davvero qualcuno pensa in Italia che questi servizi possano avere una sostenibilita' di mercato senza ricorrere alla spesa pubblica? Noi presidenti di Regione, di diverso orientamento politico, non ne siamo capaci e visto che il trasporto ferroviario lo svolgiamo per conto dello Stato riconsegneremo l'insieme dei contratti di trasporto al Governo'', ha ribadito la Marini.

''Siamo stupiti - ha aggiunto la presidente dell'Umbria - che in una situazione drammatica come quella attuale non ci sia stata nessuna disponibilita' a raccogliere le proposte delle Regioni e degli enti locali. Riteniamo, come Regioni - ha concluso la Marini - che questa quarta manovra sia marcatamente depressiva perche' si scarica eccessivamente sul reddito reale delle famiglie. Ma soprattutto riteniamo sbagliato ed iniquo che i tagli alla spesa pubblica si concentrino per oltre il 50% sui bilanci delle Regioni le quali pesano in realta' sulla spesa pubblica complessiva del Paese per appena il 20%''.
 

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