PERUGIA - Proclamato da sindacati e rsu aziendali lo stato di agitazione del personale di Umbria Tpl e Mobilita' Spa, ai cui vertici aziendali gli stessi sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Cisal, Ugl e Orsa) esprimono il loro ''disappunto rispetto alle modalita' con cui sta proseguendo il confronto sindacale''.

In un comunicato congiunto, sindacati e rsu rilevano che in questi mesi dall'azienda sono arrivate ''ampie rassicurazioni circa il rispetto del protocollo del 21 dicembre 2009 relativamente alla necessita' di concordare con i sindacati stessi tutti gli aspetti del processo di realizzazione dell'azienda unica regionale''.

I sindacati segnalano invece alcune ''criticita'', tra cui ''l'emanazione di atti unilaterali riguardanti vari aspetti dell'organizzazione del lavoro, con particolare riferimento alla definizione di turnazioni non concordate sia per il settore gomma che per il settore ferro''.

Si evidenzia inoltre ''il mancato rispetto degli accordi sindacali aziendali gia' siglati nelle ex aziende e ancora vigenti in Umbria Tpl e Mobilita' Spa'', insieme alla ''necessita' di rimodulare l'ultima proposta aziendale relativamente all'omogeneizzazione dei trattamenti economici del personale''.

Inoltre, i sindacati sottolineano ''il non rispetto della sentenza della Corte di cassazione a sezioni unite in materia di riconoscimento degli scatti di anzianita' maturati dal personale nei periodi di lavoro con contratto di formazione e lavoro'', oltre al ''notevole ritardo sulla consegna del piano industriale'' e, infine, ''la possibilita' che l'azienda non stabilizzi due unita' attualmente impiegate con contratto a termine di prossima scadenza''. Da qui la decisione dei sindacali di proclamare lo stato di agitazione.
 

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