La vita politico-amministrativa della nostra Città, dopo una relativa e a tratti incandescente pausa estiva, si riapre con la convocazione della Commissione speciale sul piano energetico comunale, istituita in seno al Consiglio comunale e presieduta da Massimiliano Presciutti. La novità positiva, dovuta alle nostre sollecitazioni riconosciute come utili ed opportune da tutta la massima assise cittadina, è che la comissione, in questa prima fase di lavori, è stata convocata alla presenza dei tre comitati più attivi sul fronte della difesa dei beni comuni: No Cave, Pro Acqua e Rio Fergia.

Alla nostra proposta, un punto irrinunciabile della nostra azione politica, si deve infatti l'avvio di una fase di partecipazione e di coinvolgimento delle articolazioni della società civile locale sui temi legati al ricorso alle fonti rinnovabili di energia, alla sostenibilità dello sviluppo, al rilancio dell'economia locale.
Questa fase di partecipazione culminerà nell'istituzione di una conferenza cittadina permanente, anche questa pretesa da Sinistra per Gualdo, che dovrà accompagnare il percorso di esame del piano energetico comunale, ma che, soprattutto, dovrà affiancare il decisore politico nella programmazione, nella progettazione e nella realizzazione degli interventi di green economy con facoltà di proposta, di iniziativa, di controllo e di verifica.

Lo sviluppo delle energie rinnovabili nella nostra Città può segnare una svolta nella riconversione e nel rilancio di un'economia meno energivora, può riuscire a garantire nuovi sbocchi occupazionali e può offrire soluzioni inedite ed inesplorate alla crisi del reticolo economico e produttivo del nostro territorio. La rivoluzione della green economy funziona però solo se si cambia il paradigma culturale ed energetico della nostra società, se si pone come fondamentale il tema della difesa dei beni comuni e se si prevede alla sua base un forte coinvolgimento dei cittadini, delle imprese e della società civile. Le scelte per l'energia sono scelte di democrazia perchè attengono il bene comune. E' per questo che alla Conferenza permanente sui temi dell'energia abbiamo proposto ed ottenuto che non vi partecipino solo i comitati per l'ambiente, ma anche le rappresentanze d'impresa, le associazioni dei consumatori, le organizzazioni dei lavoratori. Tutti devono prendere parte alla riprogettazione di un'idea di sviluppo della nostra Città affinchè il sempre più inevitabile ricorso all'utilizzo delle rinnovabili si possa coniugare con la salvaguardia dell'ambiente, l'interesse generale e il ritorno pubblico e sociale delle attività economiche.

Occorre dunque che il tema della riconversione ecologica dell'economia e degli interventi da attivare a suo supporto possa essere sviluppato in sede di partecipazione civica in maniera organica e complessiva e con risvolti concreti, non solo come vetrina. La concomitanza di questa fase di confronto con alcune vertenze ambientali rilevantissime nel nostro territorio chiama l'Amministrazione comunale a rivedere, per maggiore concretezza e coerenza, le scelte o le omissioni che l'hanno caratterizzata fin qui. In primis le cave: non ci sarà mai green economy a Gualdo se si continua a privilegiare l'economia del saccheggio e a questo proposito torniamo a sollecitare l'interruzione immediata delle attività estrattive nei siti di Vaccara. Ma non ci sarà mai green economy se, anche dopo la sentenza del Consiglio di Stato, non si pretende una verifica della compatibilità ambientale della concessione Rocchetta e non si rinegoziano con l'azienda delle ricadute economiche, sociali ed ambientali di gran lunga più serie, concrete, effettive, stabili e durature per la nostra comunità.

Quanto alle rinnovabili, a più di due anni dall'inizio del mandato amministrativo, pretenderremmo a questo punto dei fatti concreti dalla Giunta. Ad oggi si sono inaugurati solo gli impianti programmati nella precedente gestione, non vi è stato alcun intervento sul fronte del risparmio energetico ed il piano energetico comunale appare come una scatola vuota, una volta che l'ipotesi sciagurata della bioraffineria è stata prima svelata ed infine sconfitta.
Staremo dunque a vedere e se i progetti che ci sottoporrà la Giunta saranno validi e, soprattutto, concreti, non avremo alcuna difficoltà a riconoscerlo e a sostenerli, ancor più nella tempesta della Grande Crisi che chiama ad accelerare i processi di riconversione dell'economia attraverso l'innovazione e il risparmio dell'energia e delle risorse naturali.

Per la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini


 

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