Di Armando Allegretti

PERUGIA - Lo sciopero del 6 settembre scorso ha contribuito di carto a dare uno scossone alla recente manovra finanziaria approvata, i lavoratori sono scesi in piazza per manifestare contro una manovra da molti definita "iniqua" e hanno svuotato gli uffici. 

Molti sono stati gli strascichi dello sciopero e ancora si susseguono commenti e botta e risposta. Qualcuno ha detto che le persone che hanno aderito erano poche, qualcun altro che i numeri erano falsati, altri ancora che le adesioni sono state maggiori del previsto.

In ogni caso la mobilitazione c'è stata e i numeri parlano chiaro. A tal proposito Vasco Cajarelli dalla segreteria regionale Cgil Umbria ci ha raggiunto telefonicamente per dare un contributo al dibattito scaturito dalla manifestazione del 6 settembre scorso.

"Lo sciopero è andato bene - ha detto - è servito e servirà a costruire nella lotta una mobilitazione delle coscienze, dobbiamo dare continuità al conflitto per dare una risposta forte e decisa".

"Così come ha detto la Camusso - ha continuato - ribadisco la necessità di cancellare la firma da parte della Cigl dall'accordo sulla legge del 28 giugno, il ritiro della firma deve essere il primo atto per dare continuità al successo dello sciopero generale della Cgil". 

"Sono meravigliato - conclude Vasco Cajarelli - della Cisl e della Uil, la coerenza non è acqua è presente un opportunismo tra i militanti di sinistra che spesso si dimostrano essere dei delegati di Cisl e Uil".

 

 

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