Della Vecchia: "Competenze a Province per salvare democrazia e servizi"
“Nella manovra del Governo su cui ieri il Senato ha garantito la sua fiducia, è confermato il disegno di abolire le Province attraverso la loro cancellazione dalla Costituzione e l’assegnazione delle loro competenze alle Regioni”. Sono le parole di Luciano della Vecchia, componente del Consiglio Direttivo Nazionale dell’UPI – Unione Province Italiane. “Questa scelta getterà nel caos il Paese – sottolinea Della Vecchia - aprendo la strada alla gestione da parte di agenzie, società ed enti il più delle volte privati di tutte le competenze pubbliche oggi amministrate dalle Province e mettendo in mano così ai consigli di amministrazione, ai dirigenti e ai manager la gestione delle scuole, della formazione professionale, dei trasporti pubblici, del mercato del lavoro, delle strade, della tutela dell’ambiente.
A guadagnarci sarebbero coloro che da questa spartizione della democrazia avrebbero le mani libere per lucrare sui servizi essenziali ai cittadini. Fortunatamente, contemporaneo al varo della manovra, grazie all’iniziativa della Presidente Catiuscia Marini, ha preso avvio nella nostra Regione il confronto politico per una nuova riforma delle Istituzioni endoregionali, per il riordino della pubblica amministrazione e per la riorganizzazione gestionale dei servizi. E’ una buona notizia su cui vogliamo inserirci con una proposta. Per eliminare effettivamente sprechi, produrre risparmi e mantenere qualità, efficacia ed efficienza ai servizi, anziché dare vita a nuove sovrastrutture istituzionali incomprensibili ai cittadini ed impermeabili al controllo democratico, si assegnino funzioni e competenze alle due Province”.

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