Commissione tossidipendenze. Zaffini:Avviare lavori con Presidenza d'Opposizione
“Chiudere rapidamente il 'caso Riommi’ ed affidare la presidenza della Commissione consiliare d’inchiesta sulle tossicodipendenze all’opposizione”. E’ questa la richiesta del consigliere regionale Franco Zaffini (Fare Italia), autore della proposta di legge con cui è stato istituito l’organismo legislativo.
“I lavori della Commissione non sono mai partiti veramente – dice Zaffini – e la mancata nomina di un nuovo presidente, dopo la riconvocazione in Giunta del consigliere Riommi, comporta un ulteriore ritardo nell’avvio dell’attività. L’ennesima dimostrazione dell’indifferenza al problema e della trasandatezza istituzionale di questa maggioranza – osserva - che ha provveduto a sostituire il collega Riommi in tutte le commissioni consiliari di cui era componente, eccetto che in quella dove riveste la presidenza, istituita per contrastare il fenomeno delle tossicodipendenze e del narcotraffico, a nostro avviso la più importante. Come se il dramma sociale delle vittime per droga e il degrado che ne consegue non rientrassero nelle responsabilità delle istituzioni e della politica”
Secondo Zaffini “non occorre attendere la fine dell’anno per affermare anche nel 2011 Perugia e l’Umbria indosseranno nuovamente la maglia nera del record per i decessi da overdose. Dati alla mano, - spiega il consigliere regionale - il trend incrementale verrà confermato, visto che ad oggi, nel solo capoluogo, si contano già 15 decessi contro i 23 dell’intero anno 2010”.
“Mentre questa mattanza avviene sotto i nostri occhi – dice ancora Zaffini – la politica ci riserva scenari da avanspettacolo con la pantomima di un assessore dimissionario, benché non indagato, e successivamente rientrato nell’Esecutivo, restando saldamente ancorato alla propria poltrona, nonostante un avviso di garanzia per l’inchiesta ‘sanitopoli’. A questo – continua - si riduce l’amministrazione della nostra regione, dove la gravità dei problemi correlati alle dipendenze e al narcotraffico è subordinata al riassetto degli equilibri interni alla sinistra, dilaniata – si fa per dire – dalla nomina di un nuovo presidente per la Commissione”.
“Nei tanti anni in cui ho proposto l’istituzione di una Commissione speciale per le tossicodipendenze – ricorda Zaffini – l’ho fatto con la ferma intenzione di trovare, attraverso gli strumenti legislativi e politici e la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, una soluzione pianificata e organica rispetto all’abuso di sostanze stupefacenti e al narcotraffico, nonché al sistema di prevenzione e cura della dipendenza. Oggi, - conclude - è evidente, più che mai, che gli stessi interessi non sono affatto condivisi dalla maggioranza, per queste ragioni, affidare la guida dei lavori della Commissione ad un esponente di opposizione costituisce l’unica scelta utile per garantire il corretto e continuo svolgimento delle attività, nell’interesse dei giovani e dell’intera collettività umbra”.
Fonte: ACS

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