PERUGIA - Affidare la presidenza della commissione d'inchiesta del consiglio regionale sulle tossicodipendenze ad un'esponente dell'opposizione: e' quanto chiede il capogruppo di Fare Italia, Franco Zaffini, osservando che ''i lavori della commissione non sono mai partiti veramente - dice Zaffini - e la mancata nomina di un nuovo presidente, dopo la riconvocazione in giunta del consigliere Riommi, comporta un ulteriore ritardo nell'avvio dell'attivita'''.

''Nei tanti anni in cui ho proposto l'istituzione di una commissione speciale per le tossicodipendenze - ricorda Zaffini in un comunicato della Regione - l'ho fatto con la ferma intenzione di trovare una soluzione pianificata e organica rispetto all'abuso di sostanze stupefacenti e al narcotraffico, nonche' al sistema di prevenzione e cura della dipendenza''.

Per Zaffini, i ritardi nell'avvio dei lavori della commissione sono ''l'ennesima dimostrazione dell'indifferenza al problema e della trasandatezza istituzionale di questa maggioranza, che ha provveduto a sostituire il collega Riommi in tutte le commissioni consiliari di cui era componente, eccetto che in quella dove riveste il ruolo di presidente''.

Quindi Zaffini fa osservare che in Umbria ''la gravita' dei problemi correlati alle dipendenze e al narcotraffico'' e' come se fosse ''subordinata al riassetto degli equilibri interni alla sinistra, dilaniata - si fa per dire - dalla nomina di un nuovo presidente per la commissione''.

Per Zaffini ''affidare la guida dei lavori della commissione ad un esponente di opposizione costituisce l'unica scelta utile per garantire il corretto e continuo svolgimento delle attivita', nell'interesse dei giovani e dell'intera collettivita' umbra''.
 

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