Savina Caylyn - Tra l’inerzia della Farnesina e dell’armatore la protesta a Roma
Di Armando Allegretti
ROMA - Centinaia di persone sono partite ieri mattina da Procida, per raggiungere Roma e manifestare in piazza Montecitorio per la liberazione dei marittimi sequestrati dai pirati somali a bordo della Savina Caylyn da oltre 7 mesi.
Secondo le fonti di Umbrialeft, sono stati riempiti almeno 7 pullman dalla delegazione composta da tutti i familiari dei due procidani rapiti, rappresentanti dell'amministrazione comunale tra cui il sindaco di Procida Vincenzo Capezzuto, e i cittadini del coordinamento Liberi subito.
La delegazione partita da Procida, dopo aver manifestato in piazza, è stata ricevuta dal Presidente della Camera. Il sindaco di Procida, Vincenzo Capezzuto, al termine della manifestazione per richiedere al governo un impegno concreto per la liberazione dei marittimi sequestrati dai pirati somali a bordo della Savina Caylyn, ha detto: ”Il bilancio della giornata è estremamente positivo".
“Abbiamo incontrato il presidente della Camera, poi i sottosegretari Scotti e Mantica, infine i familiari hanno ottenuto un incontro con il sottosegretario Gianni Letta. Inoltre, è stata bellissima la partecipazione dei procidani, che sono arrivati a Roma in oltre 500 e si sono dimostrati i migliori interpreti della battaglia per la liberazione dei marinai tenuti in ostaggio ormai da 7 mesi” - aggiunge Capezzuto.
Intanto le migliaia di persone sono comunque partite da Procida, Piano di Sorrento, Gaeta e Trieste per chiedere con forza l’intervento dello Stato per l’immediata liberazione dei marittimi prigionieri in Somalia. “Troppo tempo sta passando e la nostra rabbia aumenta. Non si è ancora trovata una soluzione al problema. I nostri ragazzi sono ancora in Somalia e patiscono sofferenze inimmaginabili. Tutto questo è assurdo", afferma Giuseppe Giaquinto del coordinamento di cittadini “Liberi Subito”, che continua: “ Non siamo soddisfatti delle risposte avute sinora dal Ministero degli Esteri. Vogliamo prove, dimostrazioni tangibili che le trattative sono in corso. Siamo stanchi delle parole. Vogliamo che alle parole e alle rassicurazioni seguano i fatti. E noi, come coordinamento, non ci fermeremo fino a quando non riabbracceremo i nostri ragazzi. Se necessario siamo pronti ad andare Bruxelles. Chiederemo l’aiuto della Unione Europea e dell’Onu".
Le adesioni alla manifestazione di ieri sono state numerosissime, infatti dopo l’ adesione della CGL, che ha aperto il corteo dello sciopero generale a Napoli con i familiari dei marittimi di Procida altre sono state le sigle scese in campo per appoggiare la manifestazione nazionale di protesta indetta dal coordinamento di cittadini “Liberi Subito”: La Segreteria Regionale Campana Ugl Trasporti attività marittime e portuali, UIL Trasporti Campania, La Federmar Cisal, Filt, Fit, Cisl, La Federazione Nazionale Agenti, Raccomandatari Marittimi Mediatori Marittimi e l’ UGL Nazionale, presenti in piazza anche il Segretario Generale Giovanni Centrella e il Segretario Regionale della Campania UGL Sanità Franco Patrociello, accompagnati da una delegazione di oltre 200 persone.
I numeri ci sono, la protesta s’è fatta sentire, in migliaia hanno alzato la voce, adesso ci auspichiamo che il Governo mantenga alta l'attenzione sul caso e prosegua nell'impegno per il raggiungimento dell'obiettivo della liberazione degli ostaggi nel più breve tempo possibile.

Thursday
08/09/11
23:23
In Somalia accanto al dramma dei lavoratori del mare, abbiamo dimenticato anche le 750.000 persone che stanno rischiando di morire di fame da qui alla fine dell'anno, ormai in Somalia e' impossibile intervenire, a meno che vi sia una reazione energica, oggi un soldato ha sparato sulla folla in fila per contendersi una manciata di farina e ha ucciso almeno 10 persone, a un passo dall'Italia c'e' una catastrofe apocalittica e tutto passa sotto silenzio. Credo che queste vicende diano anche il quadro della 'piccolezza' della nostra informazione e della nostra politica.