Istituti tecnici superiori: Casciari al convegno di Confindustria
PERUGIA - ''Anche l'Umbria entra a far parte dell'elenco dei 58 Istituti tecnici superiori attivati in Italia che offriranno ai giovani neodiplomati, oppure a coloro che vogliono specializzarsi, una nuova opportunita' per favorire l'occupazione, valorizzando le peculiarita' del territorio, le richieste delle imprese e delle professioni''. Lo ha affermato la vicepresidente della Regione Umbria con delega all'Istruzione, Carla Casciari, durante l'incontro dal titolo ''Il sistema di istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts) e la costituzione degli Istituti tecnici superiori (Its), che si e' svolto oggi a Perugia nella sede di Confindustria Umbria.
All'iniziativa - riferisce una nota della Regione - sono intervenuti, fra gli altri altri, anche il presidente della ''Fondazione Its Nuove tecnologie per il made in Italy sistema meccanica ambito meccatronica'', Gabrio Renzacci, Natalia Barbato, della Direzione per l'istruzione e formazione tecnica superiore Miur, l'assessore alla pubblica istruzione della Provincia di Perugia, Donatella Porzi.
Durante l'incontro, organizzato dalla Regione Umbria, e' stato presentato il primo istituto tecnico superiore costituito in Umbria, denominato ''Fondazione Istituto Tecnico Superiore Nuove Tecnologie per il Made in Italy - Sistema Meccanico, ambito Meccatronica'' e inserito nella programmazione regionale triennale dell'offerta di istruzione e formazione tecnica superiore.
Soci fondatori dell'organismo sono la Provincia di Perugia, Confindustria Umbria in rappresentanza delle imprese associate aderenti al Sindacato industria metalmeccanica e installazione di impianti, l'Istituto Tecnico Industriale A. Volta di Piscille(Perugia), l'Universita' di Perugia, l'agenzia formativa ''Sfcu'' accreditata dalla Regione.
''L'incontro di oggi - ha detto il presidente della Fondazione, Gabrio Renzacci - e' stato voluto dalla Regione Umbria per illustrare il modello nazionale dei nuovi Istituti tecnici superiori. Si tratta di alta formazione tecnica post-diploma marcatamente professionalizzante nella quale come imprenditori crediamo fortemente e sui quali stiamo investendo per i benefici che ne potranno derivare sia alle aziende, che ai giovani. Una realta' che in Umbria nasce dalla stretta sinergia e dalle risorse professionali logistiche e finanziarie messe in campo da Miur, Regione, Provincia, universita', scuole, imprese e Direzione scolastica regionale e che, da subito, alterna didattica teorica, laboratori e tirocini in azienda, per fornire agli allievi competenze pratiche altamente specialistiche''.
Carla Casciari, ha evidenziato che ''l'istruzione tecnica superiore e' chiamata a svilupparsi attraverso la costruzione di una relazione sistemica anche con l'universita', per esprimere un'alternativa ai percorsi accademici, promuovendo una risposta adeguata alle esigenze di innovazione delle imprese e delle professioni, coniugando gli aspetti strettamente tecnologici con le componenti economiche, ambientali e sociali, rispettando i paradigmi dell'etica e della sostenibilita' delle azioni produttive e commerciali''.
''In pratica gli 'Its' - ha precisato - dovranno contribuire, in modo sistematico, a sostenere le misure per lo sviluppo economico e la competitivita' del sistema produttivo umbro attraverso un'offerta piu' stabile e articolata di percorsi di specializzazione tecnica superiore per corrispondere organicamente alla richiesta di tecnici di diverso livello. Con la costituzione degli Its quindi, si assiste alla nascita e alla presenza sul territorio di un soggetto nuovo, che puo' giocare un ruolo importante nelle politiche attive del lavoro, con particolare riferimento alla transizione dei giovani nel panorama occupazionale e alla formazione permanente dei lavoratori in quanto, attraverso di esso, si rafforzano la concertazione istituzionale e il confronto con le parti sociali a livello di territorio, si valorizza il ruolo degli enti locali e del mondo del lavoro e delle professioni, si favorisce l'integrazione tra i sistemi formativi e le sedi della cultura scientifica e tecnologica''.
La vicepresidente ha quindi ribadito che ''gli Istituti tecnici superiori rispondono alla necessita' di dare una risposta ai fabbisogni di alta professionalita' delle imprese, alle vocazioni del territorio di innovazione e sviluppo, all'importanza di diffondere la cultura tecnica e scientifica''. ''In una dimensione di competizione internazionale - ha concluso - la mancanza di profili tecnici e professionali, indispensabili alle imprese per sostenere la concorrenza crescente con Paesi come Cina e India, che dispongono di un gran numero di tecnici intermedi e superiori, ha costituito e continua a rappresentare un motivo di debolezza e di svantaggio delle aziende italiane. Il deficit di tecnici intermedi e' stimato infatti nel nostro Paese in 180.000 unita' ed e' evidente che un sistema formativo che valorizzi la componente scientifica, tecnica e tecnologica puo' contribuire ad assicurare un futuro di crescita economica, culturale e sociale''.
Il dirigente della Regione Umbria Mario Margasini ha ricordato che ''la Fondazione, a partire da ottobre, avviera' un corso per Tecnico superiore per l'automazione ed i sistemi meccatronici'', della durata di 2000 ore. Un corso post secondario che rilascia un diploma statale.

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