PERUGIA - La Uil come la Questura in fatto di dati, quando si tratta delle manifestazione degli altri, in particolare della Cgil. E così per lo sciopero generale in Umbria il sindacato ripete quella formuletta dei numeri che è raccontata ad ogni manifestazione. "Un milione per gli organizzatori, 100mila per la Questura".

Sostituendosi alla istituzione, ben più numerosa dei loro tesserati, la Uil annuncia lo sciopero flop: i dipendenti pubblici che hanno incrociato le braccia sono stati poco più del 3 per cento rispetto ai dichiarati 40 per cento; nelle fabbriche solo il 15 per cento rispetto al 70 per cento previsto dalla Cgil. Praticamente un disastro. E il sindaco aggiunge (forse un po' piccato da certe adesioni fuorilogo per loro): "La stragrande maggioranza dei lavoratori, iscritti non solo a Cisl e Uil, ma anche alla Cgil, ieri ha lavorato: non si crede più allo sciopero come unico ed efficace strumento per ottenere cambiamenti".

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