Sciopero - La Uil come la Questura: Erano solo il 3%. "Basta scioperi"
PERUGIA - La Uil come la Questura in fatto di dati, quando si tratta delle manifestazione degli altri, in particolare della Cgil. E così per lo sciopero generale in Umbria il sindacato ripete quella formuletta dei numeri che è raccontata ad ogni manifestazione. "Un milione per gli organizzatori, 100mila per la Questura".
Sostituendosi alla istituzione, ben più numerosa dei loro tesserati, la Uil annuncia lo sciopero flop: i dipendenti pubblici che hanno incrociato le braccia sono stati poco più del 3 per cento rispetto ai dichiarati 40 per cento; nelle fabbriche solo il 15 per cento rispetto al 70 per cento previsto dalla Cgil. Praticamente un disastro. E il sindaco aggiunge (forse un po' piccato da certe adesioni fuorilogo per loro): "La stragrande maggioranza dei lavoratori, iscritti non solo a Cisl e Uil, ma anche alla Cgil, ieri ha lavorato: non si crede più allo sciopero come unico ed efficace strumento per ottenere cambiamenti".

Wednesday
07/09/11
21:01
leggo sempre Umbria left, che apprezzo. E ringrazio. Tuttavia il tono di questo articolo non mi piace: la verità è la verità, anche quando non piace. Sarebbe stato più corretto allora che Umbrialeft avesse verificato i dati UIL per magari contestarli. E avesse fatto la stessa cosa con quelli forniti dalla CGIL.
Thursday
08/09/11
14:39
Accettiamo l'invito...anche se lo abbiamo fatto in verità sia nel pubblico che nel privato. Ci è sembrato dai nostri dati una diversità troppo, veramente troppo forte, più politica che reale. per questo abbiamo scomodato il gioco delle parti, rispettando comunque il sindacato Uil. Umbrialeft spesso usa l'ironia per far riflettere...