Di Armando Allegretti

PERUGIA - La legge sulla semplificazione amministrativa, in discussione oggi in Consiglio Regionale, punta alla modernizzazione del sistema burocratico e favorisce competitività, crescita economica e innovazione, anche tecnologica, del sistema produttivo.

La legge si propone di ridurre entro il 2012 il 25% degli oneri amministrativi che ricadendo sulle imprese incidono su circa l’1,7% del nostro Pil.

Altro elemento cardine del ddl riguarda la semplificazione delle procedure amministrative, e a tal proposito la Regione, così come previsto dal programma del Governo, è in procinto di avviare una grande opera pe snellire le procedure amministrative dell’intero sistema regionale e del sistema normativo promuovendo il più ampio uso di strumenti informatici e telematici al suo interno e nei rapporti con la pubblica amministrazione, i cittadini e le imprese, attraverso le infrastrutture della community network regionale.

L’obiettivo è la rimozione e la riduzione degli adempimenti amministrativi e dei relativi costi; dei tempi per l'espletamento dei procedimenti amministrativi introducendo l'indennizzo monetario per il ritardo nella conclusione dei procedimenti; la previsione di un particolare favore nei confronti delle imprese in possesso di alcune certificazioni di qualità ambientale; una forte implementazione dell'e-government nelle
amministrazioni locali.

Nel ddl si parla anche di Conferenza di servizi che con alcune migliorie viene individuata come uno strumento per ridurre i tempi e per soddisfare le esigenze di semplificazione e celerità dei procedimenti.

Ma vediamo come verrà attuata la semplificazione amministrativa: sarà composta da due fasi; nella prima fase verranno introdotte alcune norme dirette ad accelerare l’azione amministrativa stessa introducendo procedure telematiche e scadenze previste nel ddl stesso, come ad esempio la razionalizzazione della conferenza di servizi e trasformazione dello Sportello unico per l'edilizia in Sportello unico per le attività produttive e per l'attività edilizia (Suape), inteso come interlocutore unico delle imprese; semplificando la normativa di settori strategici come il governo del territorio, l'attività edilizia ed urbanistica, il commercio e la sanità.

Ampio spazio dunque all’amministrazione digitale con messa a sistema dei servizi infrastrutturali della community network, per: l'interoperabilità, la cooperazione applicativa favorendo anche la gestione dei servizi in forma associata, inoltre si potrnno attivare conferenze di servizi, anche in via telematica, far accedere agli stessi servizi telematici utilizzando la Pec (Posta elettronica certificata) anche cittadini e imprese in collaborazione con associazioni di categoria e ordini professionali favorendo lo scambio di comunicazioni tra le pubbliche amministrazioni.
E ancora si individueranno anche dati d'interesse regionale, con l’attivazione di processi di diffusione via web dei dati pubblici e delle informazioni che hanno un valore nell'economia della conoscenza e devono quindi essere facilmente e gratuitamente accessibili da cittadini ed imprese.

Infine per quanto riguarda i tempi dei procedimenti amministrativi, il ddl fissa i tempi per l’espletamento dei lavori in 30 giorni indicando di conseguenza le date per la conclusione dei procedimenti amministrativi nelle diverse materie e fissa penalità nei confronti dei dirigenti responsabili di ritardi, introducendo un indennizzo monetario di 70 euro al giorno fino ad un massimo di 2.000 euro.

E non da meno sono gli interventi per quello che riguarda l'Edilizia. Infatti i titoli abilitativi per l'attività edilizia saranno ridotti a due tipologie: la segnalazione certificata di inizio attività (Scia) obbligatoria, che sostituisce la Dia (Denuncia di inizio attività) e si ottiene su istanza dell'interessato che può avvalersi della autocertificazione del progettista e di altri tecnici abilitati, anche per costruzioni in aree sottoposte a vincolo ambientale. La Scia che finirà per regolamentare una quota rilevante delle attività edilizie, consente di avviare i cantieri già alla presentazione, ovvero quando assumono efficacia assensi, autorizzazioni o pareri richiesti dalla normativa, anche nel caso in cui questi non siano certificati e allegati all'istanza.

Altro titolo abilitativo è Il permesso di costruire applicabile per le opere non soggette a Scia obbligatoria. Si acquisisce mediante procedimento su istanza dell'interessato ed anche in questo caso con autocertificazione del progettista o di altri tecnici abilitati.
 

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