PERUGIA – Il consigliere regionale Orfeo Goracci (Prc-FdS) ha presentato un’interrogazione a risposta immediata alla Giunta per sapere “se non ritenga urgente ed indispensabile procedere ad una immediata verifica degli orientamenti del Ministero della Giustizia rispetto all’attuazione delle previsioni annunciate di ridimensionamento degli uffici periferici e, nel caso in cui venisse verificata l'eventualità di riduzione degli uffici presenti a tutt'oggi nella Regione Umbria, si senta impegnata a scongiurare la chiusura di uffici territoriali del Tribunale di Perugia, ad iniziare dalla Sezione distaccata di Gubbio, in considerazione della sua strategicità rispetto al territorio dell'Alta Umbria, molto vasto e fortemente penalizzato nelle comunicazioni stradali e nel servizio di trasporto pubblico da e per il capoluogo di regione”.

“Il Governo Berlusconi – afferma Goracci - sta procedendo ad introdurre pesanti tagli al funzionamento della pubblica amministrazione, in ogni settore e perseguendo un obiettivo, quello appunto dello smantellamento dei servizi pubblici, che va ben al di là delle esigenze di contenimento della spesa, riduzione degli sprechi, risanamento del bilancio statale. Da ultimo – aggiunge - e collegato alla manovra finanziaria che verrà sottoposta, dopo un travagliato, contraddittorio e per alcuni aspetti farsesco percorso di stesura, è emersa la volontà di procedere a introdurre drastici ridimensionamenti alle strutture periferiche del Ministero della Giustizia, così come riportato da organi di stampa ed annunciato dal neo Ministro Nitto Paola”.

“Da anni periodicamente e ciclicamente – ricorda l’esponente di Rifondazione - torna all’ordine del giorno del confronto politico istituzionale regionale la annosa questione della soppressione di alcune sedi periferiche del Tribunale di Perugia, ivi compresa la Sezione distaccata di Gubbio. Sulla questione, nel tempo, sono stati prodotti ad ogni livello istituzionale, Comune, Provincia di Perugia, Regione Umbria, atti e documenti atti ad impedire che insieme ad altre sedi periferiche, la Sezione distaccata di Gubbio venisse soppressa, affermando il semplice ed elementare principio di mantenere servizi così delicati ed importanti, specialmente nel campo civile e del diritto societario, il più possibile vicini alle comunità di territori già fortemente penalizzati sia dalla estensione territoriale sia dai collegamenti viari con il capoluogo di Provincia.

Inoltre – prosegue Goracci - autorevoli rappresentanti delle forze politiche del Governo nazionali eletti in Umbria a più riprese hanno espresso e sostenuto la necessità di mantenere questi presidi giuridici territoriali, assicurando nel tempo sia interventi diretti sul Ministero sia prese di posizione pubbliche di ampia rassicurazione sugli intendimenti degli organismi politici ed amministrativi centrali. Nei primi mesi del 2011, in incontri ai massimi livelli istituzionali, veniva confermato che l’unico problema relativo al funzionamento della sezione di Gubbio era imputabile ad un problema di dotazione organica che comunque sarebbe andato a soluzione e che nessuno aveva mai pensato di chiudere questo servizio”.

Il consigliere Goracci ricorda poi che il Ministro della Giustizia Nitto Paola ha predisposto una bozza di revisione della distribuzione degli uffici ministeriali sul territorio nazionale in base ai cui criteri individuati appare del tutto verosimile che la sezione distaccata del Tribunale di Perugia in Gubbio corra il concreto rischio di essere chiusa.

“Lo scorso 8 febbraio – ricorda aggiunge Goracci -, in sede di audizione nella seconda Commissione consiliare della Provincia di Perugia ed in presenza dei massimi livelli di rappresentanza degli uffici del Ministero della Giustizia di Perugia, delle istituzioni locali, del presidente dell'Ordine degli avvocati di Perugia, il presidente della Corte d'Appello di Perugia, De Nunzio, confermò che, nell'ipotesi di riorganizzazione del Tribunale di Perugia non era prevista la soppressione della Sezione di Gubbio per la quale, viceversa, era prevista, in esito a trasferimenti, susseguenti completamento di concorso, assegnazione di giudice togato. Infine – conclude -, nella stessa circostanza, lo stesso presidente invitò gli Enti locali a verificare la possibilità di mettere a disposizione della sede di Gubbio, attivando magari la messa in ‘comando’ di propri dipendenti, alcune figure amministrative indispensabili per il pieno funzionamento della sezione”.
 

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