Di Armando Allegretti

PERUGIA - "Dopo una giornata impegnativa come questa di oggi possiamo dirci pienamente soddisfatti". Così ha commentato l'esito dello sciopero di 8 ore indetto dalla Cgil, il segretario generale di Perugia, Vincenzo Sgalla. Uno sciopero che anche se non ha visto scendere in piazza un grosso numero di lavoratori, nonostante i dati forniti dalle diverse aziende che hanno aderito, parliamo di dati che vanno dal 60% fino ad una partecipazione totale con il 100% dei lavoratori che hanno incrociato le braccia, si spera possa servire a cambiare qualcosa di una manovra ce ancora non è poi del tutto chiara.

"Con lo sciopero di oggi - ha continuato - abbiamo chiarito da che parte sono i lavoratori, l'adesione allo sciopero a Perugia è stata numerosissima, maggiore anche delle reali presenze in piazza stamattina".

Le domande poste da chi è intervenuto sul palco in piazza della Repubblica  a Perugia sono state tante ma una su tutte che teniamo a ricordare è quella che ha ribatito anche a noi Vincenzo Sgalla: "Mi chiedo cosa c'entra la possibilità di licenziare i lavoratori per sanare un debito di 45 miliardi di euro? Un debito - continua - che è stato fatto tra gli anni 1984 e 1991, anni in cui l'attuale ministro Sacconi faceva parte della squadra del Psi di Bettino Craxi, quindi penso che qualche responsabilità se la porti ancora dietro".

Uno sciopero generale, quello di oggi, per cambiare, segnare una svolta, senza dimenticare il lavoro, e senza dimenticare che  questo Governo ancora non ha "uno straccio di politica industriale" e che "continua a vessare lavoratori, studenti e pensionati" - conclude il segretario generale Cgil Perugia.

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