TERNI - Diverse centinaia di persone hanno partecipato, questa mattina a partire dalle 10 davanti alla prefettura di Terni, allo sciopero organizzato dalla Cgil contro la manovra finanziaria del Governo. Alla manifestazione erano presenti, tra gli altri, la segretaria generale della Cgil di Terni Lucia Rossi, il sindaco Leopoldo Di Girolamo, il coordinatore del dipartimento organizzazione della Cgil nazionale Marco Di Luccio.

“Siamo qui - ha detto la Rossi ai manifestanti - per rispondere a chi in questi giorni ha definito questo sciopero inutile e frettoloso. La risposta è in questa piazza. Siamo in tanti rispetto ai pochi giorni che abbiamo avuto a disposizione per organizzarci, ma soprattutto rispetto a quanti hanno lavorato contro questa iniziativa”.

Secondo la Rossi la manovra “è un attacco profondo ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. E' una manovra pasticciata, sempre in fase di aggiustamento che non pensa alla crescita e allo sviluppo del Paese e che quindi ha un carattere depressivo”. In merito alla mancata adesione allo sciopero delle altre sigle sindacali la Rossi ha spiegato che “avremmo voluto che con noi ci fossero anche Cisl e Uil, ma loro continuano a sottostare alle logiche classiste del Governo”.

“Sono orgoglioso di partecipare a questa manifestazione - ha detto il sindaco Di Girolamo - e lo avrei fatto anche se il mio partito, il Pd, non vi avesse aderito. Questo Governo soffre di autismo, non parla con l'esterno, non si confronta con i soggetti sociali. Di Girolamo ha rimarcato “il forte taglio dei trasferimenti sugli enti locali, il 46% in meno in tre anni. Se andiamo avanti così non ce la faremo a garantire i servizi”. E' per questo che il sindaco ha annunciato che domani, insieme ai sindaci degli altri comuni umbri, si recherà a Perugia “per consegnare le chiavi delle nostre città al prefetto”.

A Perugia, tra gli altri, ha partecipato allo sciopero, rinunciando per oggi all'indennità di assessore regionale, Stefano Vinti. “Partecipo - ha spiegato - come tutti gli altri lavoratori che, per sostenere le ragioni dello sciopero rinunciano ad una giornata di salario. Sono assolutamente convinto - ha spiegato Vinti - della giustezza dello sciopero indetto dalla Cgil e per questo motivo la mia partecipazione è piena”.

 

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