ROMA - “Nonostante le varie modifiche apportate, la manovra finanziaria continua a peggiorare e riteniamo che non sia possibile governare contro gli interessi dei cittadini”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e dall’assessore regionale al bilancio, Gianluca Rossi, oggi a Roma per partecipare alla riunione dei capogruppo in Senato, alla manifestazione contro la manovra organizzata da Regioni, Province e Comuni, e per incontrare nel tardo pomeriggio il presidente del Senato, Renato Schifani.

Alla manifestazione erano presenti anche la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, e l’assessore regionale alle opere pubbliche, Stefano Vinti, l’assessore regionale alla sanità, Franco Tomassoni, il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali.

E’ ancora possibile modificare alcuni punti della manovra finanziaria – hanno detto la presidente Marini e l’assessore Rossi - evitando che si determini innanzitutto un grave scontro istituzionale e, al tempo stesso, per ridurre l’eccessivo carico dei tagli al sistema delle Regioni e delle Autonomie locali che si tradurrebbe poi in tagli, o riduzione, se non annullamento, di fondamentali servizi ai cittadini”.

“Abbiamo chiesto e stiamo chiedendo ai rappresentanti di tutte le forze politiche in Parlamento di modificare quantomeno tre punti della manovra senza mettere in discussione i cosiddetti saldi della stessa. Intanto abbiamo chiesto di prevedere la possibilità di un’applicazione meno rigida del patto di stabilità per consentire di liberare risorse importanti, ora bloccate, per poter favorire investimenti e anche procedere al pagamento delle somme dovute alle molte imprese fornitrici della pubblica amministrazione”.

“Drammatica è poi, se non si interviene, la questione del trasporto pubblico locale, il cui fondo nazionale è interessato da un taglio pari al 75 per cento, vale a dire che, dal prossimo gennaio 2012, le Regioni e gli enti locali si troveranno nell’impossibilità di garantire sia il servizio di trasporto, che i contratti di servizio”.
“Abbiamo anche sottolineato la necessità di salvaguardare il Fondo sanitario nazionale – hanno concluso la presidente Marini e l’assessore Rossi - per evitare che venga messa in discussione addirittura la possibilità del rispetto dei livelli essenziali di assistenza”.
   

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