Dignità e Rispetto per i Lavoratori della A.Merloni
PERUGIA - Per la A.Merloni e gli oltre 2.300 lavoratori e lavoratici (circa 1000 in Umbria) collocati ormai stabilmente in Cig , il Governo e in particolare il ministro Romani non possono far finta di nulla. Questo atteggiamento irresponsabile e incompetente rischia di produrre effetti devastanti per quelle ricadute che già oggi investono i lavoratori i territori l’ economia di una intera regione. Conseguenze che nei prossimi mesi si aggraveranno in modo particolare per la tenuta occupazionale.
Dopo gli esiti negativi e fallimentari delle manifestazioni di interesse dei mesi scorsi, le nuove voci di un ennesimo interessamento per l’acquisto del A.Merloni, senza conoscere dati e cifre, piano industriale e programma produttivo (cosa produrre e come produrre), rischiano di trasformarsi in una ulteriore allontamento della soluzione per tutti coloro che da anni hanno pagato e continuano a pagare duramente il prezzo della crisi industriale, non certo per loro responsabilità .
Il continuo balletto su presunti piani, A o B , non fa altro che produrre ulteriori incertezze e rischia di provocare nei fatti nuovi rinvii, allontanando chi materialmente e responsabilmente deve assumersi il compito di ricercare e saper indicare una prospettiva certa e una soluzione vera al problema che vivono oggi i lavoratori e le lavoratrici cassaintegrati, quel sito industriale e il suo territorio.
Il Ministro Romani deve oggi dire con chiarezza cosa pensa di fare e come intende affrontare i nodi veri di questa vertenza a partire dall’attuazione dell’Accordo di Programma per la parte che gli compete, ricordando al Governo e allo stesso Ministro che sono anch’essi sottoscrittori dell’Accordo. E chiedendo al Governo inoltre come pensa di affrontare e risolvere il vero nodo di questa vertenza, cioè quello strettamente industriale, con l’individuazione di uno o più gruppi industriali o di investitori in grado di sostenere un progetto su come e cosa produrre nei siti e in particolare, per quanto ci riguarda, nel sito industriale di Colle.
Il tempo dei rinvii è scaduto, chiediamo e rivendichiamo al Ministro Romani la convocazione urgente di un incontro con i tutti i soggetti interessati, forze sociali e istituzioni, in sua presenza e con il suo diretto coinvolgimento. Questo è oggi un aspetto dirimente e di fondamentale importanza. Diversamente saremo chiamati nelle prossime settimane ad aprire una nuova e più incisiva fase di mobilitazione .
Fattorini Gianfranco
Segretario Regionale Cgil Umbria

Monday
05/09/11
19:12
ancora una volta un esempio di chiara espressione sindacale, il contenuto delle dichiarazioni del segretario regionali riportano ancora una volta ciò che la FIOM sta dicendo da quasi 10 anni. l'immobilismo dei suoi colleghi di CISL E UIL mi lasciano e devono lasciare i lavoratori MERLONI con tanto amaro in bocca. le centinaia di tessere,e credo che in qualche momento abbiano anche oltrepassato le mille, in quella azienda hanno permesso solo pace sociale, nessun imposizione o tanto meno ostruzionismo sulle scelte dell'azienda, che anche un cieco vedeva come andava a finire. infine per oscurare i loro limiti hanno mandato allo sbaraglio un gruppo di lavoratori chiamati " comitatato lavoratori" che nel tentativo di apparire hanno e stanno provocando imbarazzo o meglio c'è chi coglie questa divisione come elemento per non fare niente.
w la CGIL
Tuesday
06/09/11
17:25
Il Comitato dei Lavoratori è autonomo, e tanto meno è stato mandato allo sbaraglio da qualcuno,quindi si informi sign.Franco Morale, perchè il nostro obiettivo è il lavoro e non il piacere di apparire come lei sta sostenendo. Per quanto riguarda le responsabilità ed i rapporti che CGIL e CISL hanno avuto alla Merloni? beh! sarà meglio che il sign. Franco Morale si informi e bene prima di emettere sentenze!!
Tuesday
06/09/11
23:08
vorrei sapere, come penso molti altri lettori, quali responsabilità hanno i due sindacati da voi citati, visto che ci lavorate e date la colpa soprattutto a loro per quanto sta accadendo?