Sciopero generale: in Umbria due manifestazioni
PERUGIA - Contro una manovra dai tratti “profondamente iniqui” e “aggravata” in queste ore da norme, come l'articolo 8 sui 'licenziamenti facili', “che hanno come scopo l'abolizione del contratto nazionale, dello Statuto dei lavoratori e dei diritti di questi ultimi”, la Cgil ha indetto per domani (martedì 6 settembre) lo sciopero generale di otto ore per ogni turno di lavoro e per tutte le categorie di lavoratori. Dietro la rivendicazione “un'altra manovra è possibile, dal segno diverso, pagata da chi più ha e non ha mai pagato”, il primo sindacato italiano (e umbro) si prepara al suo quinto sciopero generale nel corso di questa legislatura, con oltre 100 manifestazioni in altrettante piazze d'Italia.
In Umbria saranno due le manifestazioni provinciali che accompagneranno lo sciopero generale. Una a Perugia, in piazza della Repubblica, dalle ore 10.00, che sarà conclusa dal segretario generale della Fisac Cgil nazionale, Agostino Megale e l'altra a Terni, sempre alle ore 10.00, in via della Stazione, sotto la prefettura, con le conclusioni di Marco Di Luccio, del dipartimento nazionale organizzazione Cgil.
“La mobilitazione di domani assume per la nostra regione una valenza ancora più forte”, afferma Mario Bravi, segretario generale della Cgil regionale. “Sappiamo che con lo sciopero chiediamo un sacrificio importante a lavoratrici e lavoratori, anche dal punto di vista economico. Tuttavia – prosegue Bravi – siamo convinti che se la manovra dovesse passare il sacrificio in futuro sarebbe molto più pesante. Questa manovra infatti pesa tutta su lavoratori dipendenti e pensionati, mentre non tocca come al solito i grandi patrimoni, gli evasori fisacali e nemmeno gli sprechi della politica, abbattendosi invece sugli enti locali e quindi sui cittadini”.
Intanto, oggi, lunedì 5 settembre, la segreteria regionale della Cgil ha concluso, incontrando le due Province di Perugia e Terni, il suo giro di incontri istituzionali, finalizzati a presentare alle amministrazioni locali umbre la mobilitazione di domani e le controproposte del sindacato rispetto alla manovra. All'incontro odierno hanno preso parte in rappresentanza delle Province di Perugia e Terni gli assessori Luciano Della Vecchia e Domenico Rosati. Dal confronto è emersa la condivisione di una forte preoccupazione per gli effetti della manovra economica del Governo e per l'evidente attacco alla democrazia del Paese che è in atto, da una parte con la riduzione dei diritti del lavoro e una pericolosa compressione del ruolo delle forze sociali, dall'altra con la riduzione dello stato sociale e dei servizi locali conseguenti ai tagli dei trasferimenti.
Le due istituzioni hanno affermato dunque di condividere l'esigenza di un forte contrasto alla manovra a partire dallo sciopero generale di domani e con una serie di iniziative che vedranno protagonisti nei prossimi giorni gli enti locali.

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