La soddisfazione di Comunisti Sinistra Popolare per l’accordo alla Trafomec
Il Coordinamento regionale di Comunisti Sinistra Popolare dell’Umbria, esprime soddisfazione per l’accordo approvato dai lavoratori TRAFOMEC nella recente assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici di lunedì 29 agosto.
Pur nella drammaticità della situazione in cui versa la TRAFOMEC S.p.a., riconosciamo che l’accordo, approvato dai lavoratori con 110 voti a favore, di fatto sospende i 105 licenziamenti annunciati, almeno fino alla fine del periodo di cassa integrazione in deroga, accompagnato dalla riqualificazione del personale cui si darà seguito.
Comunisti sinistra Popolare, apprezza l’investimento sottoscritto nell’accordo e già deliberato dall’assemblea dei soci Trafomec di 10 milioni di euro, sperando che serva a mantenere strategico lo stabilimento di Tavernelle e a scongiurarne la chiusura che altrimenti sembrerebbe ineludibile.
Noi comunisti, pur riconoscendo i punti di avanzamento che ci sono rispetto alla situazione estremamente critica che si era creata dopo l’apertura della procedura di mobilità, richiesta per i 105 licenziamenti, rimaniamo tuttavia molto preoccupati.
Riconosciamo la dichiarata disponibilità dell’azienda a confrontarsi con le organizzazioni sindacali sulle scelte strategiche a livello industriale, sulle ricadute occupazionali che le stesse avranno e infine l’introduzione della CIG in deroga ( almeno per 1 anno) accompagnata a dei percorsi di riqualificazione professionale tesi al superamento delle mansioni in esubero ed ad una loro riconversione all’interno del nuovo ciclo produttivo che verrà.
Tuttavia, Comunisti sinistra Popolare rimane fortemente in ansia per quello che sarà il destino di questa storica società della Valnestore, che ha un peso rilevante sotto forma di indotto nell’economia di questo territorio.
In modo particolare, vogliamo verificare quali saranno i criteri della messa in CIG dei lavoratori. Stando all’accordo quadro, deve essere improntata ad una reale opportunità di riqualificazione professionale e non come anticamera della mobilità tenendo i lavoratori in purgatorio per un anno o due per poi destinarli all’inferno del licenziamento.
Per queste ragioni, sollecitiamo la Giunta Regionale Umbria a mantenere alta l’attenzione su questa delicata vertenza che se dovesse finire male, comporterebbe l’impoverimento definitivo e irreversibile dell’area di Tavernelle.
Per il coordinamento umbro
di Comunisti sinistra Popolare
Giuseppe Tulli

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