Bomba Orvieto/ Domani evacuazione per 776 famiglie e 1.991 persone
ORVIETO - Saranno 776 famiglie, 1.991 persone, che verranno fatte evacuare domani tra le 6 e le 8 di domani durante le operazioni di disinnesco di una bomba d'aereo da mille libre ritrovata mercoledi' a Ciconia di Orvieto. Il numero e' stato aggiornato in seguito all'inserimento di altre vie nel perimetro della zona di sicurezza, con un raggio di 500 metri, che sara' creato intorno all'ordigno.
A renderlo noto e' il gruppo di protezione civile del Comune di Orvieto, che fa sapere inoltre che alle ore 5.45 di domani sara' aperto il centro operativo misto 4 presso la sala operativa dei vigili del fuoco di Orvieto, per il coordinamento di tutte le operazioni relative il disinnesco e brillamento de residuato bellico.
Il sindaco Antonio Concina ha intanto emesso un'ordinanza in materia di sicurezza pubblica che intima l'allontanamento della popolazione da edifici e aree pubbliche e private dalle 6 fino al termine delle operazioni. Fino alla rimozione dell'ordigno e' inoltre tassativamente vietata la circolazione veicolare e pedonale in tutta la zona a rischio.
Sempre entro le 8 e fino al termine delle operazioni dovra' essere evacuata anche l'area compresa nel perimetro di 200 metri di raggio dalla cava di proprieta' della Societa' Sece in localita' Tordimonte, dove verra' fatto brillare l'ordigno. Il blocco attuato da personale delle forze dell'ordine in corrispondenza degli accessi alla zona perimetrata verra' disposto a partire dalle 7.
La zona di Ciconia sara' suddivisa in otto aree, ciascuna delle quali potra' fare riferimento su uno dei punti di accoglienza per la popolazione che sono allestiti presso la sala conferenze dell'ospedale ''Santa Maria della Stella'', la scuola elementare di Ciconia e la scuola elementare di Orvieto Scalo.
Il coordinamento delle operazioni, a cura della prefettura di Terni, vedra' impegnati nell'operazione di protezione civile oltre 70 volontari di Orvieto, Baschi, Guardea, Castelviscardo, Castelgiorgio, San Venanzo, Monteleone di Orvieto e Porano, Castelgiorgio, e la Prociv-Arci dell'orvietano.
''Si tratta della nona bomba rinvenuta nel territorio orvietano dal 1995 ad oggi'' ricorda il responsabile del gruppo comunale di protezione civile Giuliano Santelli. ''Emerge quindi la necessita' - ha aggiunto -, come auspicato gia' dal 2000 dal professor Franco Barberi, di una indagine a tappeto delle aree in espansione abitativa o infrastrutturale che da Allerona Scalo ad Orvieto videro nella seconda guerra mondiale questa area bombardata pesantemente, asse strategico verso il fronte di Cassino''.
Secondo Santelli ''un intervento preventivo di bonifica ha costi assolutamente inferiori ad interventi come quello in atto, oltre a non causare disagi alla popolazione ed alle attivita' produttive di aree densamente popolate''.

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