PERUGIA - La richiesta di anticipare l'ordine del giorno sui pozzi Idrea-Rocchetta avanzata dal gruppo consiliare di Tupg nel consiglio comunale di martedì scorso è stata solo una messinscena preventivamente concordata all'interno della maggioranza, con il Sindaco e con la Giunta. Non altrimenti si potrebbe definire questa pretesa visto che a ordine del giorno anticipato è immediatamente corrisposto un ordine del giorno ritirato.

Le ragioni di questa sceneggiata stanno tutte nella volontà di sabotare l'ordine dei lavori di un consiglio comunale che avrebbe dovuto discutere e pronunciarsi sulle proposte e sulle questioni poste all'attenzione di Sinistra per Gualdo: tutte importanti e tutte sentite dalla cittadinanza. A partire dalla ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, una maggioranza che somiglia sempre più alle tre scimmiette del non sento, non vedo, non parlo, è ancora una volta fuggita dai problemi veri ed ha così accuratamente evitato di prendere posizione sul deposito cauzionale di Umbra Acque, sull'obbligo di svendere ESA ai privati previsto nella finanziaria, sulla necessità di contribuire concretamente e non solo a parole per una soluzione della vertenza Merloni, sull'opportunità di aprire un confronto serio sulle scelte di ridestinazione dell'area dell'ex consorzio, sulla necessità di chiudere le cave di Vaccara, sulla ridestinazione del Calai per non svelare i trucchi della propaganda, sui servizi sociali per evitare che si parlasse del deserto.

Una Giunta oramai del tutto azzurro-nero (non diciamo il contrario per non offendere i tifosi interisti), la Giunta Morroni-Vecchiarelli-Vitali (Simona come Sauro) continua così a prendersi gioco dei cittadini gualdesi disertando il confronto sulle questioni più urgenti per Gualdo e preferisce occuparsi strettamente solo di quello che può fare un pò di vetrina, per quanto il negozio, a ben guardare, risulti completamente vuoto.
Fin qui, sul piano eminentemente politico, il gioco delle tre scimmiette ci sta tutto: sono scelte che appartengono alla politica. Uno rimane convinto delle sue posizioni, è impermeabile al confronto democratico, ha una cattiva opinione delle proposte dell'opposizione, preferisce occuparsi solo di gemellaggi, di fronte ai problemi di una Città si gira dall'altra parte, scappa o fa in tutti i modi di evitare che se ne parli. E' successo d'altronde anche sul piano del governo allorquando Berlusconi, Tremonti & Co. hanno negato la crisi economica e sociale e non si è affrontato per tempo e a dovere problemi che infine sono esplosi in tutta la loro drammaticità. Succede anche a Gualdo con i loro epigoni ed essi si assumeranno questa responsabilità con tutti i cittadini e gli elettori, compresi molti dei loro che li hanno presto abbandonato.
Che però ora si pretenda di evitare questo confronto non solo con la fuga, ma anche con il bavaglio e con lo scempio delle regole della democrazia e dei suoi ordinamenti locali, questo è inaccettabile e non lo accetteremo più. E' questo il nocciolo vero della questione che sta alla base del mio scontro con il Presidente del consiglio comunale: non certo un fatto personale o di contrapposizione politica figlia del passato. Nonostante quello che è successo non ho alcun sentimento di fastidiosa rivalsa nei confronti dell'uomo Vecchiarelli, ma il comportamento di un Presidente del consiglio comunale che per conto della sua maggioranza vuole mettere il bavaglio al consiglio comunale non verrà più tollerato e faremo in modo che venga sanzionato.

Prese in giro dei cittadini, fughe e bavagli: i gualdesi lo hanno capito da un pezzo. Sulla stessa vicenda dei pozzi, con la scusa dell'incontro con la Regione con cui si è motivato il ritiro dell'Ordine del giorno di Tupg e si è votato contro quello di Sinistra per Gualdo, l'unico che delineava un percorso definito ed una piena assunzione di responsabilità politica per l'Amministrazione gualdese ad eseguire la sentenza del Consiglio di Stato, si è registrato il malumore dei cittadini. Un incontro solo tecnico, peraltro interlocutorio quello di giovedì, che ha sì registrato la presa d'atto di una sentenza che non lascia margini di discrezionalità per gli adempimenti delle Amministrazioni, ma che è tuttora a rischio di ulteriori contenziosi e ritardi, proprio in assenza di quell'assunzione di responsabilità politica forte del Comune di Gualdo Tadino, un atto dovuto perchè coerente con i precedenti impegni fissati al cospetto dei cittadini.

Quelli di Boschetto hanno capito bene anche questo, hanno capito che bisogna continuare a vigilare e fin da questa mattina sono tornati a manifestare con un grande corteo di trattori e di automobili con le bandiere referendarie per l'acqua bene comune. A questi cittadini si debbono dare delle risposte chiare e definitive. Sinistra per Gualdo è al loro fianco e continuerà la sua battaglia affinchè a Gualdo si possa scrivere acqua e si possa leggere democrazia, sia per i pozzi sia per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato sia per correggere la gestione privatistica di Umbra Acque, nonostante i giochetti di Morroni-Vecchiarelli-Vitali e della loro maggioranza s-qualificata che con l'acqua pubblica si è dimostrata di non entrarci un fico secco.

Per la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini
 

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