Mons. Paglia non si tocca neanche con un fiore: Udc e Pdl indignati con il Prc
Mons. Paglia interviene sulla paventata eliminazione della Provincia sostenendo, sia pure velatamente (ma non troppo), la tesi secondo la quale Terni debba ormai guardare più al Lazio che all’Umbria, con ciò schierandosi anche lui, in pratica, con chi sollecita la cancellazione della nostra Regione. Rifondazione Comunista di Terni, giudicando questo intervento di Mons. Paglia di natura squisitamente politica e non certo pastorale, ha ritenuto opportuno riprendere, attraverso il suo segretario provinciale, Angelo Morbidoni, la questione, ed a sua volta rivolgere all’alto prelato alcune domande incentrate soprattutto sui tanti benefici riservati alla Chiesa, in particolare per l’esenzione dal pagamento dell’Ici sul suo vasto patrimonio immobiliare, anche per quella parte impiegata esclusivamente per attività commerciali a fini speculativi (alberghi, cinema, negozi, ecc.).
La domanda sostanzialmente è: in questo tempo di crisi, quando il governo chiama come sempre i soliti noti a pagare per il risanamento del Paese e propone misure fortemente restrittive per gli enti locali, quali, ad esempio, il taglio delle province, la Chiesa non ritiene opportuno contribuire anch'essa alla ripresa, rinunciando a questi inspiegabili e odiosi privilegì?
Apriti cielo, sua eccellenza il vescovo non può essere sfiorato neppure con un fiore, così almeno pare la pensino Sandra Monacelli, capogruppo regionale dell’Udc, ed il suo collega Raffaele Nevi (Pdl), che intervengono a spada tratta in difesa dell'alto prelato, che riteniamo sia in grado di difendersi benissimo da solo, secondo i quali, si tratterebbe di un attacco “infarcito di violento anticlericalismo e intolleranza” che “fa vergognare”.
Ecco, comunque, il pensiero dei due autorevoli esponenti politici di centro e di centrodestra:
“Destano molta preoccupazione gli atteggiamenti di Rifondazione comunista che, infarciti di violento anticlericalismo e di intolleranza verso ogni critica, prendono di mira su Umbrialeft.it (http://goo.gl/4QljE) la Chiesa Cattolica e il presidente della Conferenza episcopale umbra Mons. Vincenzo Paglia”. Così Sandra Monacelli, capogruppo regionale dell’Udc, che sottolinea come tali comportamenti “hanno il sapore di vere e proprie aggressioni intimidatorie, che trovano ragion d’essere solo nelle pieghe di quel fanatismo ideologico che oltre ad avere prodotto negli anni troppe tragedie umane, dimostra di non avere ancora compreso che la Chiesa Cattolica, parla all’uomo e alla sua coscienza, non è dunque né un partito politico, né un avversario da abbattere”.
Monacelli, nel dirsi convinta che la Chiesa non debba essere “a seconda delle convenienze di parte, osannata od offesa per ciò che afferma”, si chiede come la presidente della Regione Umbria “che guida una coalizione di sinistra, formata anche da Rifondazione Comunista, possa sopportare il peso di parole scagliate come pietre, nel nome di una intolleranza che mortifica ed offende i cattolici e coloro che li rappresentano”.
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“Gli attacchi alla Chiesa cattolica e al Vescovo Paglia da parte di Rifondazione Comunista, attraverso il sito Umbria left, fanno vergognare. Se c’è una persona in Umbria che si spende con tutte le forze (e non sono poche) per aiutarci ad alleviare le sofferenze di chi è in difficoltà o di chi è senza lavoro questo è il Vescovo Vincenzo Paglia, che è anche presidente della Conferenza episcopale Umbra e quindi il capo della Chiesa umbra”. Lo afferma il capogruppo regionale del Pdl Raffaele Nevi, ricordando che “se non fosse stato anche per il suo impegno forse molte vicende legate al futuro dell’Umbria non avrebbero avuto soluzione, a cominciare dalla crisi della TK – AST del 2004”.
Secondo Nevi “se al contrario avessero prevalso le idee di Rifondazione Comunista e della parte più oltranzista della Cgil a cui il Prc fa riferimento ci sarebbero il doppio di disoccupati. Ci aspettiamo che i presidenti Catiuscia Marini ed Eros Brega si dissocino da questa linea che rischia di far rimanere l’Umbria ancora più sola in un momento delicatissimo come quello che stiamo attraversando”.
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Quanto ad Umbrialeft, che è palese a tutti, concede spazio ad ogni parte politica (Udc e Pdl compresi) e non, anche a Mons. Paglia del quale aveva in precedenza pubblicato l'intervento pomo della discordia, ha naturalmente ritenuto opportuno ospitare anche la nota inviataci dal segretario provinciale ternano di Rifondazione Comunista che, naturalmente, è stata democraticamente cestinata dagli altri organi di informazione. Ma da ciò né la Monacelli, né Nevi, trovano motivo per indignarsi.

Friday
02/09/11
09:02
Non addentrandomi nella sterile polemica, porgo invece due domande ricollegabili allo stile linguistico adottato ...
Ma una volta non erano le donne che non si toccavano nemmeno con un fiore ? Oppure si è voluto, di proposito, equiparare gonna e tonaca ?
Wladimiro Rustici
Friday
02/09/11
11:54
i partiti umbri (PRC in testa) veramente non c'hanno niente di meglio da fare che imbarcarsi in 'ste polemiche? poi grazie al cavolo che Paglia diventa l'unico "esponente politico" credibile a Terni...