Welfare, aggregazione e rilancio economico: alla scoperta dell'Italia di Mezzo
di Armando Allegretti
PERUGIA - Quattro giorni di dibattiti, incontri, giochi, musica e gastronomia. E’ “diritti in festa” la prima festa provinciale della Cgil di Perugia che è cominciata oggi presso il parco pubblico di Santa Sabina a Perugia e durerà fino al 4 settembre.
Molte le iniziative e i dibattiti in programma, come quello di oggi pomeriggio dal titolo "L'Umbria e l'Italia di Mezzo" che ha visto come ospiti il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, il segretario regionale Cgil Umbria Mario Bravi e l'assessore Regionale Stefano Vinti, a moderare il dibattito il direttore del Corriere dell'Umbria Anna Mossutto.
S'è parlato di Umbria, di comuni, di tagli, di manovra e di possibili soluzioni. S'è parlato di quell'Umbria che nell'ottica di un avvicinamento sociale ed economico con Marche e Toscana potrebbe dare vita alla cosiddetta Italia di Mezzo e non nella concezione visionaria proposta già da qualcuno lassù al nord ma per evitare che la psicofollia della manovra varata ad agosto (con continui aggiornamenti e ripensamenti) possa andare a tagliare le gambe a regioni che non hanno nulla da invidiare a quelle più grandi.
"L'Italia di Mezzo" è "un progetto rivoluzionario - ha dichiarato all'apertura del dibattito Anna Mossutto - è un progetto in cui alcuni di noi hanno creduto e continuano a credere".
L'idea nasce "verso la fine degli anni 90 - ha sottolineato Stefano Vinti - e oggi siamo qui a sottolineare la possibilità di costruire un paese ben diverso da quello proposto anche dalla recente manovra. La forza dell'Italia è la sua capacità di riconoscersi in primis nei comuni e poi nelle regioni stesse".
"L'Italia mediana - ha aggiunto Vinti - è un reticolo di piccole e medie imprese ma con la capacità di fare sistema e di aggregarsi e a tal proposito l'offerta rivoluzionari dell'Italia Mediana riguarda i servizi pubblici, la sedimentazione culturale, la propria storia e gli indediamenti uneversitari ad esempio e in un quadro come questo l'Umbria può solo guadagnarci".
Stoccata del sindaco di Perugia Wladimiro Boccali che ha sottolineato che "c'è una grande voglia di affrontare con coraggio la recente manovra in Umbria". "No alla scomparsa delle Regioni - ha continuato - servono sicuramente dialogo e accordi per non far sparire la democrazia". Riorganizzazione del sistema sanitario? Perfetto ma mirata a raggiungere degli scopi".
La doccia fredda è arrivata sul patto di stabilità, in tal senso il Sindaco Bocccali ha riferito in seguito ad una riunione dell'Anci, del quale è il presidente, con Bersani che "il patto di stabilità viene applicato anche ai comuni sopra ai mille abitanti quando prima che noi chiedessimo una modifica in modo da poter investire, spendere le risorse non si applicava ai comuni sotto i cinquemila abitanti".
La manovra iniqua ha colpito e anche se si capisce la sua instabilità dai continui dietro front e dalle continue modifiche ha sollevato sicuramente lo spunto a varie riflessioni. In primis il taglio delle Regioni e successivamente ai tagli che sicuramente avranno delle ripercussioni su tutti i citadini.
Ed è a questo che intende riparare il progetto dell'Italia mediana, "in questi decenni - ha detto il segretario regionale della Gigl Umbria Mario Bravi - c'è stato un indice di coesione sociale maggiore rispetto a quello che c'è realmente in Italia, lo sviluppo con il welfare stesso è un'idea forte che ci permetterà di contrastare la manovra". "La reazione delle persone - conclude Bravi - dimostra che è possibile modificare questa situazione e quindi l'Italia di Mezzo può essere uno sttrumento politico, economico e sociale che va rilanciato".
E’ questà l'Italia di Mezzo, è questo il territorio (Umbria, Toscana e Marche) che presenta caratteristiche che più volte, nell’ultimo cinquantennio di storia italiana, sono entrate nel dibattito nazionale, ora come sollecitazione critica dei problemi e dei nodi dello sviluppo, ora come dimensione dinamica di quel complesso processo di allargamento della base produttiva che, sulla fine degli anni sessanta, conobbe un fortissimo slancio e che tutt'oggi conosce ancora meglio.

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