PERUGIA - “Pieno sostegno” allo sciopero indetto dalla CGIL è stato espresso dall’Assessore regionale alle politiche della casa Stefano Vinti. “Di buoni motivi per aderire e partecipare allo sciopero indetto dalla CGIL per il 6 settembre ce ne sono moltissimi, sostiene Vinti. Siamo infatti di fronte ad un massacro sociale senza precedenti, che, se possibile, è stato addirittura peggiorato in questi ultimi giorni. Benissimo, quindi, lo sciopero generale, per dichiarare tutta la nostra contrarietà ad una manovra che condanna l’Italia ad una inevitabile disgregazione sociale.

E’ una manovra fortemente iniqua che colpisce i soggetti socialmente più deboli ed in cui non esiste nessuna idea di futuro possibile. Quanti servizi potranno sopravvivere? Tutti sono messi in seria discussione. Così anche per quanto riguarda il diritto alla casa.

“In Umbria, afferma Vinti, la Regione sta intervenendo secondo le linee stabilite nel secondo piano triennale per l’edilizia residenziale pubblica (2008/2010). Ma come si riuscirà a far fronte all’azzeramento dei trasferimenti statali relativi alle politiche di attuazione degli interventi previsti dalla L.R. 23/2003? Sussiste e si aggraverà, vista la situazione di emergenza sociale sempre più incalzante, la carenza di alloggi sociali, dovuta anche all’aumento degli sfratti: 870 per il 2010, il 90% per morosità, afferma l’Unione Inquilini dell’Umbria. E la previsione è tutta in salita”.

“In questa situazione, continua l’assessore, non aiuta certo il quasi azzeramento del fondo di sostegno agli affitti. I ventilati tagli sono ormai una drammatica realtà. Ci troviamo, infatti, a registrare una riduzione del 93% dei fondi del 2010. Lo scorso anno, la Regione ha disposto di 3.475.761,48 euro (tra fondi nazionali, contributo regionale di 1.000.000 di euro e altri proventi). Ammontando il fabbisogno a 14.524.091,50 di euro circa, si è disposto di poco più di un quarto del necessario. Poco, certamente, ma pur sempre qualcosa. Per il 2011, fermo restando il fabbisogno sulla cifra indicata, le risorse nazionali sono 182.989,43, ossia l’1,3% circa. Una situazione esplosiva.

E non finisce qui. La lista delle criticità è interminabile. E per tutta risposta che fa il Governo? Introduce la cedolare secca. Un altro regalo ai grandi proprietari immobiliari che a prescindere dal reddito e da quanti immobili possiede, può pagare un aliquota fissa.Insomma, continua Vinti, siamo di fronte da una parte ad una completa assenza di idee e di programmi, e dall’altra a tagli indiscriminati o a favori ai ceti più abbienti. Altro questo Governo non sa produrre.

Diamo atto all’Unione Inquilini di aver prodotto due interessanti proposte, afferma l’assessore Vinti. “Il sindacato sostiene l’idea della casa-bene comune come diritto inalienabile per tutti, indicando misure concrete e a costo zero. Si tratta di due modifiche alla manovra tese, da una parte, a finanziare i programmi di recupero, acquisto e costruzione, dall’altra a combattere l’evasione fiscale fortemente diffusa anche sul fronte delle locazioni.

“Versare le cauzioni dei contratti di locazione ai Comuni o alle Regioni per finanziare l’edilizia residenziale pubblica (vale almeno 3 miliardi di euro) e rendere obbligatoria la tracciabilità dei pagamenti degli affitti” queste in sintesi le due proposte avanzate. Per quanto riguarda la seconda, dice Vinti, si potrebbe rendere operativa da subito, mentre per la prima bisognerebbe accoglierla e studiarne con attenzione la percorribilità.
Altra risorsa da finalizzare all’edilizia residenziale pubblica dovrebbe essere, invece che la dismissione tout court più volte annunciata dal Governo, la gestione da parte degli Enti Locali dell’immenso patrimonio immobiliare pubblico. 

L’Umbria, afferma Vinti, la sua parte l’ha fatta e come. Basti pensare che per il 2010 dall’Assessorato alla Casa sono usciti ben 45.000.000 di euro. Ma l’impegno va oltre, sono anche le scelte intraprese che vanno ricordate.

Un elemento che può, in questo frangente risultare secondario, ma che invece va tenuto in debito conto, è il fatto che tutti gli edifici realizzati nell’ambito del piano triennale 2008/2010, a prescindere dalla categoria d’intervento, devono ottenere la “certificazione di sostenibilità ambientale” rilasciata dall’Arpa Umbria. Una scelta che dimostra come anche in tempi di crisi sia necessario e si possa mantenere alta l’attenzione verso la salvaguardia delle risorse ambientali e naturali e del risparmio energetico. 

Nel 2010 è stata istituita l’Ater regionale con la Legge 19/2010 ed avviata una riflessione sulla 23/2003, perché possa essere più adeguata alle nuove esigenze. 
Infine entro il mese di settembre sarà pubblicato il bando per l’assegnazione di contributi alle giovani coppie per l’acquisto della casa.

L’impegno a livello locale è stato e sarà assicurato, conclude Vinti, chiediamo adesso una risposta sul piano nazionale. Lo faremo anche con la partecipazione allo sciopero generale del 6 settembre”.

 

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