Le potenzialità di sviluppo dell’ESA, la società a capitale interamente pubblico nata e ristrutturata per la gestione in house della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, sono enormi soprattutto sul fronte delle politiche per la raccolta differenziata, la riduzione, il riutilizzo e il recupero dei rifiuti.
L’estensione della raccolta differenziata porta a porta a tutto il capoluogo e ai quartieri residenziali più popolosi della nostra Città prevista per l’inizio di ottobre e da noi già salutata positivamente ne costituisce un’evidente conferma e può anche determinare importanti risvolti occupazionali, come insegnano le esperienze dei Comuni italiani più virtuosi in questo settore d’intervento.

Molti cittadini, in questi ultimi giorni, si stanno domandando e ci hanno chiesto se è vero che ESA procederà a nuove assunzioni e, nel caso, dove sia possibile inoltrare le domande per ottenere un posto di lavoro, visto che le informazioni ricevute sia in Comune sia negli uffici della municipalizzata sono state confuse o elusive.
Se il fabbisogno di personale necessario allo sviluppo della raccolta differenziata porta a porta risulterà insufficiente e richiederà nuove assunzioni, noi diciamo che l’ESA debba assumere per selezione pubblica e trasparente. Non più, come abbiamo già contestato la scorsa estate, ricorrendo ad un contratto di servizio con una cooperativa che di fatto si pone come un subappalto ed un’intermediazione per l’affitto di manodopera, né per chiamata nominativa e diretta.

No al metodo Alemanno, dunque, ma, se ESA assumerà, assuma ricorrendo alle stesse procedure concorsuali previste per la pubblica amministrazione poichè a questa, ai suoi ordinamenti e alle sue modalità di organizzazione e di intervento è equiparata una società di gestione in house dei servizi pubblici locali a capitale interamente pubblico. Questa nostra richiesta non dovrebbe suonare nuova alla direzione di ESA ed è perfettamente in linea con quanto la stessa aveva pubblicamente garantito lo scorso anno a seguito dei nostri rilievi: alla scadenza di una convenzione con la cooperativa giustificata con la solita emergenza si sarebbe “proceduto ad una selezione finalizzata all'assunzione diretta di manodopera per garantire il turn over dovuto a pensionamenti e assenze per malattia o infortunio e nel caso di uno sviluppo delle attività della municipalizzata”. A dire il vero, quest’impegno è stato già smentito nel corso del 2011.

Vista la fame di lavoro che c’è nella nostra Città occorre invece garantire la massima trasparenza e la massima correttezza per cui la valutazione del merito e delle competenze attraverso una selezione pubblica è l’unico antidoto affinché non si generino discriminazioni, disparità di trattamento, discrezionalità politiche di sapore clientelare. A supporto di questa nostra sollecitazione, però, non vi è solo questa considerazione di opportunità politica e morale, ma vi è una giurisprudenza sterminata che riguarda le interpretazioni delle normative, le sentenze e le prescrizioni da parte di tutte le magistrature: dai Tribunali amministrativi regionali alla Corte dei Conti, dal Consiglio di Stato alle Preture, dalla stessa magistratura giudicante nel settore penale ai giudici del lavoro. Ovvero, in tutte quelle sedi che si sono trovate a dirimere controversie, ricorsi ed esposti in simili fattispecie, le magistrature hanno confermato la predetta equiparazione sulla base delle fonti del diritto pubblico e costituzionale, di quello amministrativo e finanche di quello penale.
Intervengano dunque le organizzazioni sindacali e le rappresentanze dei lavoratori dell’azienda affinché si preservi un principio elementare di correttezza e di trasparenza e si pretendano, insieme alla salvaguardia dei diritti del lavoro, anche le necessarie precauzioni utili a predisporre i nuovi servizi secondo criteri di efficienza, qualità, efficacia e buona organizzazione del lavoro.

Auspicando vivamente che l’Amministrazione comunale non si renda la principale suggeritrice di operazioni opache, confidiamo in un intervento del Sindaco e della Giunta posto a garanzia di trasparenza e di correttezza, pretendendo da ESA la predisposizione di una selezione pubblica per le eventuali e presumibili assunzioni, in virtù di quel principio normativo inoppugnabile secondo cui il Comune deve esercitare su un’azienda di servizio di sua proprietà un controllo analogo a quello che esso esercita sui servizi di cui è direttamente titolare.

Considerata la loro diserzione dal consiglio comunale di martedì scorso allorquando si trattava di discutere del nostro ordine del giorno per la difesa di ESA dalle scorribande della manovra finanziaria che svende beni comuni dei cittadini e servizi pubblici locali, non vorremmo che il Sindaco e la Giunta pensino di anticipare le stesse modalità delle gestioni privatistiche proprio a partire da quelle per le assunzioni.
Le politiche e le gestioni migliori che ci attendiamo dallo sviluppo delle attività di ESA per il conseguimento di ulteriori obiettivi di qualità e di efficienza sul versante dei rifiuti e per la salvaguardia dell’ambiente e della qualità della vita dei gualdesi necessitano di mettere a valore il lavoro e di restituirgli dignità, non prevedono certo di affittarlo o di renderlo, come al solito, suddito in quanto frutto di una concessione.

Per la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini


 

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