Dottorini (IdV): "Giunta revochi incarico a Rosignoli, pazienza umbri al limite"
"È passato più un mese dalla nostra richiesta alla Giunta regionale di prendere le distanze dall'operato della direttrice della Asl di Foligno in merito alla promozione della dottoressa Santoni a responsabile Affari generali della stessa azienda sanitaria. Non è più possibile tacere, fare finta di non vedere quello che sta avvenendo a Foligno e nell’intera regione, continuando a nascondere la polvere sotto il tappeto”. Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, torna a chiedere un pronunciamento chiaro della giunta riguardo all'affare Rosignoli-Santoni.
“Chiediamo che la presidente Marini e l'assessore Tomassoni prendano atto di una situazione insostenibile, esplicitando almeno la propria censura rispetto a certi fatti e a certe scelte, fugando ogni dubbio rispetto alla volontà di insabbiare la vicenda. Quanto sta avvenendo a Foligno – spiega Dottorini - non è certo un esempio edificante per la società regionale e per chi crede nel valore del merito, nella trasparenza e nella democrazia. La prima cosa da fare è applicare l'articolo 10 della nuova legge sulla nomina dei direttori che il Consiglio regionale ha recentemente approvato. Quell'articolo infatti prevede la possibilità di revoca dell'incarico per 'grave violazione dei principi di buon andamento e di imparzialità dell'amministrazione'. In ogni caso i cittadini umbri aspettano una presa di posizione pubblica da parte della giunta regionale per prendere le distanze in maniera inequivocabile da scelte che ci paiono quanto meno avventate. È bene ricordare - aggiunge Dottorini - che il direttore e la persona promossa sono al centro di un'indagine dalla Magistratura che ha scosso e continua a scuotere l'opinione pubblica, anche a livello nazionale. I rilievi che vengono loro mossi riguarderebbero proprio nomine e scambi di favori non del tutto trasparenti".
"Come Italia dei Valori - conclude Dottorini - siamo consapevoli che la società civile non è più disposta a tollerare vicende come Sanitopoli. Per questo riteniamo urgente una presa di distanza esplicita e inequivocabile da parte della giunta, rompendo un silenzio che sta diventando davvero pesante e incomprensibile”.
Fonte: Agenzia Umbria Notizie

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