Di Pietro a Perugia per raccogliere firme sul referendum "truffa"
PERUGIA - Il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, sara' a Perugia lunedi' prossimo per sostenere la raccolta delle firme promossa dal suo partito per l'abolizione delle Province e della cosiddetta ''legge porcellum''. Di Pietro - riferisce l'Idv in una nota - animera' i banchetti situati in piazza della Repubblica, a partire dalle ore 11. Oltre a illustrare i motivi dell'iniziativa, Di Pietro avra' modo di confrontarsi con la stampa locale in un incontro che si terra' davanti al bar Medioevo. Al centro della discussione la manovra economica e ''l'esigenza di ridurre drasticamente i costi della politica e della pubblica amministrazione improduttiva''. L'Italia dei Valori umbra, attraverso il suo gruppo facebook, ha intanto lanciato una discussione intitolata ''Umbria, basta sprechi!'', in cui si invitano tutti i cittadini a proporre specifici tagli e risparmi per gli enti e gli uffici pubblici.




Wednesday
31/08/11
18:08
"Dicono di volere cancellare la legge porcata. Si presentano dunque in modo allettante in quanto il porcellum è una pessima legge elettorale. Quello che non dicono è che i referendum proposti non solo non ripristineranno le preferenze ma accentueranno ancora di più il carattere maggioritario della legge elettorale. Ovvero proseguirà l’esproprio della sovranità popolare e la marginalità del parlamento accentuatasi in questi 17 anni dallo sciagurato referendum Segni /Occhetto ad oggi. Il rimedio è dunque peggiore del male. Per questo si tratta di referendum di regime che non devono assolutamente essere firmati.” E’ quanto afferma, in una dichiarazione, Alfio Nicotra, capogruppo della Federazione della Sinistra in consiglio provinciale.
“Dalle nostre parti sono gli amici dell’Idv a proporsi già il 20 agosto nelle piazze per la raccolta delle firme – prosegue Nicotra – non è la prima volta che il partito di Di Pietro si presta purtroppo ad operazioni di populismo formale ma di forte impianto reazionario in termini sostanziali. Era già successo nel 2008 quando l’Idv raccolse le firme per il referendum elettorale di Mariotto Segni (ancora lui) che abrogava la coalizione e conferiva il premio di maggioranza (il 55% dei seggi) al partito più grande. Solo a referendum indetto Di Pietro ha capito che stava tagliando l’albero su cui era seduto e che se fosse passato quel referendum il Pdl da solo avrebbe governato da qui all’eternità. Si arrivò all’assurdo che l’Idv decise di promuovere il boicottaggio del referendum da loro stessi promosso. Adesso ci siamo di nuovo. Si vede che non c’è limite all’autolesionismo.”
“ Solo la proporzionale può restituire dignità al Parlamento e sovranità al popolo italiano – conclude l’esponente della Fds - se ci fosse stata la proporzionale Berlusconi , che è sempre stato minoranza nel Paese, non sarebbe mai diventato Presidente del Consiglio. E’ ora di uscire fuori dalla sbornia dell’inganno del maggioritario. Vogliamo un Parlamento che rappresenti veramente il Paese e non una caserma asservita alla Banca Centrale Europea e composto da due coalizioni troppo somiglianti l’una all’altra.”
Alfio Nicotra
Wednesday
31/08/11
21:25
Il refendum e' uno strumento di esercizio diretto della sovranita' popolare, quindi va sostenuto a priori dalla personale opinione sul quesito. Ci saranno il voto e la campagna prereferendaria poi a dar voce alle varie istanze o proposte. In questa fase iniziale non ci devono essere referendum giusti o sbagliati, ma solo referendum che sostengono la partecipazione consapevole dell'elettore, come accaduto per l'acqua e il nucleare. Per la stessa ragione e' giusto firmare per la presentazione di una lista elettorale, anche se poi non la si votera'.
Thursday
01/09/11
22:39
La raccolta di firme per un referendum è altra cosa rispetto al voto referendario (una volta che il referendum è stato indetto).
Questo referendum furbescamente definito "antiporcelllum" , non si deve fare.
E' necessario dare un segnale di inversione di rotta su certe farse demagogiche che celano una cancellazione della democrazia e della rappresentanza. Il referendum di PD, IDV e SEL - il cosidetto "antiporcellum" - va boicotato esplicitamente, riproponendo il Passigli.
Pertanto a mio avviso occorre essere in piazza a contestare quel "paravento" falsacchiotto di Antonio Di Pietro lunedì (a tal proposito mi chiedo: chissà se i suoi consiglieri regionali sosterranno l'antiporcellum? qualcuno definiva il consigliere Dottorini un "autentico democratico": sono curiosa di vedere se lo è davvero) .
E' ora che si metta in connessione ciò che avviene in parlamento, ossia il taglio dello stato sociale, le privatizzazioni, l'eliminazione dei diritti acquisiti e e del contratto nazionale di lavoro, il ritorno al licenziamento ad nutum, l'eliminazione dell'istruzione pubblica etc con questo sistema elettorale.
Spero che qualcuno si renda conto che non esiste una opposizione ma solo un gioco delle parti all'interno dei due schieramenti. Gioco delle parti in cui il senatore Di Pietro rappresenta la punta di diamante per ipocrisia truffaldina.
Concordo con il compagno Nicotra, anche se il suo intervento è un po' tardivo.
Avrebbe potuto spendersi prima per la proposta Passigli, come hanno fatto altri compagni.
Friday
02/09/11
03:45
Ma Passigli non aveva sospeso la raccolta delle firme nei Comuni alla fine di giugno? Ora è ripartita? Se la FDS sostiene questo referendum, sarebbe utile una migliore comunicazione, per evidenziare l'importanza della raccolta firme. Comunque sono d'accordo con te, Paola, sul fatto che ai leader politici viene facile salire sul carro referendario, mentre non si deve dimenticare che anche questo referendum non è solo l'espressione di un solo partito, ma di un comitato, rappresentato da esponenti di altre forze politiche e da altre figure che non hanno cariche partitiche. Altrimenti accade come alle prime battute del referendum su acqua e nucleare, quando il comitato si trovò in polemica con un partito che scelse di andare in solitaria. Per me quello sul 'porcellum' resta un referedum del comitato. E questo concetto dovrebbe essere meglio esplicitato dalla stampa. Comunque, qualora il referendum Passigli riparta sarò felice di firmarlo, perché quando fu presentato non fu fatta una grande comunicazione. Solo quando fu sospeso uscì con evidenza sui media. Chissà perché?