PERUGIA -  I consiglieri regionali di Rifondazione comunista-Federazione della sinistra, Damiano Stufara (capogruppo) e Orfeo Goracci hanno presentato una mozione da discutere nell'Aula di Palazzo Cesaroni e con la quale chiedono al Consiglio regionale di condannare due disegni di legge, il primo (n. 3442), “approvato dalla Commissione Difesa della Camera che prevede il riconoscimento giuridico, e quindi anche la concessione di contributi finanziari pubblici, di tutte le associazioni combattentistiche, comprese quelle che si richiamano ai combattenti per la Repubblica di Salò”, l'altro (n. 2651), attualmente depositato al Senato, ma non ancora assegnato alla Commissione Affari Costituzionali, “in cui si richiede l’abolizione della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione, che vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto Partito Fascista”.

Il Consiglio regionale condanni il disegno di legge (n. 3442) approvato dalla Commissione Difesa della Camera che prevede il riconoscimento giuridico, e quindi anche la concessione di contributi finanziari pubblici, di tutte le associazioni combattentistiche, comprese quelle che si richiamano ai combattenti per la Repubblica di Salò. Condanni di conseguenza il disegno di legge (n. 2651) relativo alla 'Abrogazione della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione' (vieta la ricostituzione del partito fascista). È quanto chiedono, attraverso una mozione da discutere in Aula, i due componenti del Gruppo consiliare regionale di Rifondazione comunista-Federazione della sinistra, Damiano Stufara (capogruppo) e Orfeo Goracci.

Nel sottolineare la loro “opposizione ad iniziative di ispirazione fascista”, i due consiglieri regionali evidenziano come “in riferimento al disegno di legge n. 3442, la volontà di riconoscere le associazioni degli ex-combattenti della Repubblica Sociale Italiana è divenuta palese con la bocciatura degli emendamenti dell'opposizione che proponevano correzioni del testo affinché fosse evitata tale inaccettabile previsione. Questa iniziativa legislativa – spiegano - conferisce al ministero della Difesa la potestà assoluta sul riconoscimento delle associazioni, di cui tra l'altro si dispone, al punto b dell'articolo 1, 'il perseguimento, in ambito nazionale, di attività regolarmente programmate, di fini di utilità sociale di rilevante interesse nei settori della difesa e della sicurezza nazionali, nonché in quello della protezione civile', in contrasto con il divieto costituzionale di dare origine ad organizzazioni di carattere militare (articolo 19) e con le più essenziali esigenze di controllo democratico e di trasparenza. In nessun articolo del disegno di legge è previsto che i volontari non possano usare e possedere armi”.

Stufara e Goracci osservano anche che “al disegno di legge n. 3442 si aggiunge il n. 2651, attualmente depositato al Senato, ma non ancora assegnato alla Commissione Affari Costituzionali, in cui si richiede l’abolizione della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione, che vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto Partito Fascista”. Per i due esponenti del Prc-Fds è necessario “tenere sempre viva l'attualità dei valori della Resistenza e della Costituzione antifascista da parte delle istituzioni, quale patrimonio comune per garantire la convivenza democratica e le libertà dei cittadini. La Costituzione italiana – spiegano - si fonda su principi di libertà e democrazia, principi nati dalla Resistenza e dalla lotta di Liberazione dal fascismo, indispensabili ed insostituibili per la democrazia e la libertà in Italia, dopo quanto vissuto nella seconda guerra mondiale per mano della tragica follia nazifascista”. Stufara e Goracci, attraverso la loro mozione, chiedono al Consiglio regionale di esprimere: “la propria condanna verso queste vergognose iniziative legislative, che minano il carattere democratico della Repubblica e promuovono un'etica storica negazionista rispetto ai crimini del nazifascismo; forte preoccupazione per i tentativi in atto, a livello legislativo, di equiparare alle altre le associazioni che si ispirano agli ideali fascisti e, ancor di più, di permettere la possibilità di ricostituzione del Partito Fascista e della conseguente abolizione del reato di apologia di fascismo”.

Nell'atto chiedono quindi che non vengano approvate le proposte legislative in questione “affinché non vengano riconosciute le associazioni che si richiamano ai combattenti per la Repubblica di Salò e si scongiuri la
ricostituzione, sotto qualsiasi forma, di organizzazioni che si richiamano al fascismo”. Stufara e Goracci chiedono anche l'impegno della presidente Catiuscia Marini e della sua Giunta “a rafforzare, nell'azione amministrativo-istituzionale, l’opera di valorizzazione dei principi costituzionali e dell'antifascismo ed a vigilare affinché non siano concessi luoghi o palazzi istituzionali alle manifestazioni delle associazioni che si richiamano all'ideologia fascista”.

In conclusione i due consiglieri regionali di Rifondazione comunista-Federazione della sinistra chiedono al presidente del Consiglio regionale di “trasmettere la mozione al presidente della Repubblica, alla Camera dei Deputati, al Senato della Repubblica, dandone al contempo notizia all'opinione pubblica”.

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