PERUGIALa Uil-Fpl valuta negativamente alcune delle modifiche apportate alla manovra economica a seguito del vertice di maggioranza. “In particolare – sottolinea il segretario regionale della Uil-Fpl, Marco Cotone - avevamo chiesto di anteporre la riduzione dei costi della politica a qualunque altro provvedimento che avesse impatto sui singoli cittadini.

Ma la decisione di affidare ad una legge costituzionale l’eliminazione delle Province e il dimezzamento dei parlamentari contraddice quella necessità. La Uil, inoltre, considera inaccettabile l’ennesimo intervento sul sistema pensionistico. Così, infatti, una parte di lavoratori, dopo aver accumulato 40 anni di contribuiti, è costretta a proseguire nella sua attività senza alcun vantaggio in termini di miglioramento delle proprie condizioni previdenziali.

E’ – sempre Cotone - altresì inaccettabile questo provvedimento perché, ancora una volta, si preferisce fare cassa andando ad incidere sulle pensioni piuttosto che aumentando l’imposizione fiscale sui grandi patrimoni immobiliari come, peraltro, da noi proposto”. Accolto con favore il colpo di spugna sul mancato computo degli anni di laurea e del servizio militare già riscattati ai fini previdenziali.

“Tale provvedimento – afferma Cotone - si sarebbe andato a sommare allo slittamento di un ulteriore anno del rinnovo dei contratti, al posticipo di due anni per l’erogazione della liquidazione, alla messa in mora delle tredicesime e agli specifici interventi previdenziali relativi alla scuola, inasprendo ulteriormente le condizioni dei lavoratori. Per chiedere e ottenere una modifica della manovra, la segreteria nazionale e le categorie interessate della Uil hanno deciso di avviare un percorso di mobilitazione, a partire dal presidio dinanzi al Senato già organizzato per domani, giovedì primo settembre, con assemblee nei luoghi di lavoro finalizzate anche alla realizzazione di manifestazioni sul territorio.

Tale mobilitazione proseguirà fino ad ottenere le modifiche richieste. Siamo pronti – conclude Cotone - a mettere in campo tutte le azioni, anche di natura legale, in grado di tutelare i lavoratori dei nostri settori.”

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