La Conferenza dei Sindaci del Trasimeno analizza gli effetti della Finanziaria
PANICALE – La Conferenza dei Sindaci della zona sociale n.5 del Trasimeno esprime forte preoccupazione per gli ulteriori tagli al sociale previsti nella Finanziaria che rischiano di rompere definitivamente la già fragile coesione sociale con il conseguente ulteriore aumento di casi di disagio, con l’impossibilità delle amministrazioni di poter gestire quelli esistenti e con la possibile perdita di posti di lavoro.
Questo l’allarme lanciato dalla Conferenza dei sindaci e dagli assessorati alle politiche sociali della Zona sociale n.5 del Trasimeno riunitisi per valutare la situazione finanziaria dei servizi sociali erogati in forma associata.
«Dall’analisi – afferma Luciana Bianco, sindaco di Panicale, comune capofila – è emersa una situazione preoccupante circa la possibilità di riuscire a mantenere l’alta qualità dei servizi raggiunta nel territorio lacustre e che riguardano, in particolare, l’area minori, adulti e anziani. I settori più in sofferenza sono risultati quelli di supporto scolastico, l’assistenza domiciliare-educativa e l’accoglienza di minori inseriti con provvedimento del Tribunale in comunità educative le cui richiesta, in questi anni, è praticamente raddoppiata in tre anni. Si è passati da una spesa di 300mila euro nel 2009 ai 650mila del 2011, segno dell’aggravarsi di una situazione sociale conseguenza della crisi economica e di una forte disgregazione delle famiglie».
«La riduzione drastica dei trasferimenti dallo Stato, e quelli conseguenti dalla Regione, la quale, pur tra mille difficoltà ha cercato di mantenere finanziamenti adeguati – prosegue il Sindaco - rischia di mettere a repentaglio la garanzia dei servizi rivolti alle famiglie più deboli. La preoccupazione espressa dalla Conferenza è determinata non solo dalla riduzione dei trasferimenti ma, anche, dalla incertezza degli stessi e dai tempi di trasferimento e, in modo particolare, dalle politiche gestionali del presente che non mostrano una visione lungimirante del futuro. I Comuni, nel richiedere di indire una Conferenza dei Sindaci specifica sul tema, si impegnano a valutare la possibilità, dall’assestamento di bilancio 2011 e nel bilancio 2012, di aumentare i propri finanziamenti, almeno per garantire il minimo indispensabile. Alla Regione dell’Umbria chiediamo una concertazione di scelte programmatiche tendenti all’ottimizzazione dei tempi di trasferimento delle risorse, che possano permettere al Comune capofila di poter pagare in tempo utile le cooperative sociali che esplicano i servizi, nel rispetto del vincolo del Patto di stabilità»
Infatti, un altro aspetto preoccupa i Sindaci, come spiega Luciana Bianco: «Al disagio creato agli utenti ed alle famiglie con persone diversamente abili o non autosufficienti, si va ad aggiungere quello economico ed occupazionale per la possibile perdita di posti di lavoro»

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