PERUGIA - L’Unione provinciale CISAL di Perugia presente all’incontro con le parti sociali svoltosi questa mattina presso la Sala del Consiglio Comunale di Palazzo dei Priori, nel corso del quale il sindaco Wladimiro Boccali e l’assessore al bilancio Livia Mercati hanno delineato gli effetti della manovra estiva sul bilancio del Comune evidenziando i maggiori tagli al sociale, settore che, non toccato negli anni precedenti, va ad incidere profondamente sulla fascia medio-bassa della popolazione.

«Apprezziamo il senso di responsabilità che la Giunta comunale ha dimostrato, convocando le parti sociali prima ancora che la manovra sia definitiva – ha dichiarato nel suo intervento Elena Tiracorrendo, segretario regionale Cisal Umbria -. Se è vero, infatti, che il decreto legge è già in vigore, è anche vero che proprio in questi giorni si stanno presentando numerosi emendamenti sia da parte di forze di governo che d’opposizione.

Di fatto, al di là dei comunicati – compreso quello di ieri dopo l’incontro di Arcore – i tagli si potranno quantificare esattamente solo dopo la conversione in legge del decreto, quindi i primi di settembre. Fino a quel momento qualunque previsione è solo ipotetica. Comunque, che il problema dei Comuni sia reale è dimostrato dalla manifestazione di ieri a Milano, dove a scendere in piazza sono stati i sindaci di tutti gli schieramenti politici.

La posizione della CISAL in merito alla manovra è già stata presentata nei diversi incontri istituzionali a Roma: non si interviene con la giusta decisione sull’evasione fiscale e sui costi della politica e al contempo non ci sono sufficienti iniziative per lo sviluppo, soprattutto delle PMI, come ad esempio iniziative di promozione del Made in Italy. Per quanto riguarda l’accorpamento dei piccoli comuni e l’eliminazione di alcune province, concordiamo sul fatto che l’argomento vada stralciato e prenda la strada della legge costituzionale. Dunque, una manovra questa secondo la CISAL che rischia di essere depressiva ma rispetto alla quale è un errore indire uno sciopero generale. In questo momento infatti c’è bisogno di senso di responsabilità perché è a rischio la coesione sociale. In attesa di incontri di dettaglio, successivi alla conversione in legge del decreto, quando il quadro sarà chiaro, la CISAL di Perugia auspica che il Comune faccia uno sforzo per individuare qualsiasi spreco non ancora emerso affinché possa essere eliminato. Invita inoltre Sindaco e Assessore al bilancio a non sottovalutare la possibilità che verrebbe data ai comuni di valersi del gettito relativo all’evasione fiscale che si riesca a far emergere sul proprio territorio. Considerando la diffusione del fenomeno, potrebbe qui nascondersi una positiva opportunità».
 

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