Manovra/GR-Tagli a regioni ancora insostenibili. Accelerare su riforme regionale
PERUGIA - Si è riunita questa mattina, in seduta politica, la Giunta regionale che ha affrontato prevalentemente l'impatto che la nuova manovra finanziaria del Governo determinerà sull'Umbria. Le Regioni, in ogni caso, si riservano di valutare, già nella prossima seduta della Conferenza dei Presidenti delle Regioni italiane, l'effettiva portata della riduzione dei tagli - non ancora resi pubblici - di una manovra finanziaria che in ogni caso resta "insostenibile" e che pesa in maniera sproporzionata ed eccessiva sul sistema delle Regioni e delle Autonomie locali.
È stato sottolineato come la situazione straordinaria che sta interessando il Paese impone tuttavia, anche a livello regionale, una accelerazione di alcune scelte per realizzare riforme strutturali capaci di mettere l'Umbria nelle condizioni migliori per attuare politiche di innovazione, e contribuire al tempo stesso ad un radicale ed efficace riordino e contenimento sia della finanza che dei conti pubblici.
Solo una forte accelerazione del processo di riforme strutturali - peraltro già avviato dalla Giunta regionale in questo primo anno di legislatura - consentirà all'Umbria di essere adeguatamente attrezzata a raccogliere le sfide difficili e impegnative che questa difficilissima fase dell'economia nazionale pone a chi ha responsabilità del governo della cosa pubblica ad ogni livello istituzionale.
Obiettivo principale è quello di preservare l'Umbria e la qualità dei servizi pubblici al cittadino ed alle imprese, dalla sanità pubblica ed universalistica, alla rete dei servizi locali alle politiche di crescita e sviluppo. Tutto ciò impone scelte che aiutino a realizzare un'Umbria in cui l'apparato istituzionale pesi meno, liberando così risorse da destinare allo sviluppo, al mantenimento del sistema regionale di welfare e dei servizi.
La Giunta regionale ha quindi unanimemente deciso di calendarizzare da subito le sue prossime sedute ordinarie del 5, 12 e 19 settembre, nel corso delle quali saranno discussi ed approvati, e trasmessi al consiglio regionale, significativi atti di riforma.
Sarà definito un emendamento che consenta da subito il superamento degli ATI per ciò che riguarda la gestione di acqua e rifiuti, trasferendo le relative competenze ai Comuni in forma associata. Con una apposita norma sarà altresì affrontata la questione dei Consorzi di Bonifica.
Per quanto riguarda la sanità - il cui comparto per la sola Umbria dovrà tenere in considerazione i pesanti tagli delle precedenti manovre finanziaria che per l'anno in corso significheranno 24 milioni di euro in meno, per raggiungere nel 2014 un taglio di circa 88 milioni di euro - la Giunta regionale avanzerà una proposta per la modifica degli attuali assetti organizzativi, in riferimento alle Asl ed alle Aziende ospedaliere. Sarà dunque definita una ipotesi di fusione delle Asl territoriali, con una profonda riorganizzazione e specializzazione della rete dei servizi, a cominciare da quelli dell'alta specializzazione, superando in tal modo duplicazioni, e favorendo percorsi di specializzazione delle Aziende e dei presidi sanitari.
È stato inoltre deciso di definire un rapido percorso di riordino delle Agenzie che si occupano di politiche di sviluppo e promozione, dando attuazione ad una riforma che veda al centro la realizzazione di una unica agenzia di promozione multifunzione, che si occupi di sviluppo e promozione, favorendo così una significativa riduzione degli apparati e dei relativi costi di gestione e funzionamento.
La Giunta regionale ha inoltre deciso di istituire tre distinti "tavoli" come sede di confronto degli atti che saranno assunti nei diversi settori.
Un primo tavolo con le forze economiche e sociali sarà dedicato alle questioni della ripresa e della crescita economica; il secondo sarà specificamente riservato alle politiche di welfare e assistenza, che sono i settori che maggiormente subiscono e subiranno i gravi effetti dei tagli definiti dalle diverse manovre finanziarie del Governo. A questo tavolo il compito di definire scelte concrete per realizzare una rete innovativa di gestione dei servizi di welfare.
Infine, il terzo tavolo "istituzionale", con tutto il sistema delle autonomie locali, Comuni e Province, con l'obiettivo di favorire un processo di aggregazione su dimensione regionale attinente la gestione sei servizi pubblici locali, con particolare riferimento alla gestione di acqua e rifiuti.

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