Tutela del folklore Umbro: Goracci interroga la Giunta sulla questione "Ceri"
PERUGIA - Con una interrogazione alla Giunta regionale, il consigliere di Prc-Fds Orfeo Goracci chiede notizie sull'Istituto umbro per lo studio, la tutela e valorizzazione del patrimonio folkloristico dell'Umbria che la legge 17 del 1992 prevede di realizzare a Gubbio come centro di documentazione della Festa dei Ceri.
Per Goracci l'istituto eugubino potrebbe soddisfare le stesse esigenze di studio e di ricerca da affidare alla annunciata della scuola di specializzazione dell'Università di Perugia sulla tutela e valorizzazione del patrimonio demoetnoantropologico, con sede a Castiglione del Lago”.
“Gubbio, la città della Festa dei Ceri, al di là di qualsiasi forma di basso campanilismo, si propone come
appropriato riferimento dell'intero territorio umbro per interventi di salvaguardia e valorizzazione del folclore umbro”. Lo afferma il consigliere regionale di Prc-Fds e vice presidente dell'Assemblea di Palazzo Cesaroni, Orfeo Goracci ricordando il previsto Istituto regionale per lo studio, la tutela e valorizzazione del patrimonio
folkloristico dell'Umbria, voluto dalla legge regionale 17 del 1992 ed oggetto di una sua interrogazione del settembre di un anno fa 2010, proprio sulla costituzione dell'istituto a Gubbio.
Con evidente riferimento alla “sopravvenuta formazione della scuola di specializzazione dell'Università di Perugia sulla tutela e valorizzazione del patrimonio demoetnoantropologico, con sede a Castiglione del Lago”, Goracci interroga di nuovo la Giunta umbra per sapere: a che punto è l'adozione del Regolamento che disciplina le manifestazioni storiche, da lui stesso condiviso nella stesura definitiva; se si è arrivati a definire gli interventi di tutela che dovrebbero farsi nella nuova scuola di specializzazione di Castiglione del lago e l'iter dell'Istituto regionale sul folclore previsto a Gubbio.
A proposito di quest'ultimo Goracci ricorda che esiste già, nella biblioteca comunale Sperelliana di Gubbio, un centro per la raccolta della documentazione sulla Festa dei Ceri al quale hanno aderito Regione, Provincia, Università e Soprintendenza e che già esiste una sede adeguata per il costituendo Istituto del folclore umbro, all'interno del Villino Mavardi di proprietà del Comune di Gubbio e della Provincia di Perugia.
Goracci, che ricorda come la Festa dei Ceri di Gubbio sia considerata da più parti e dalla legge regionale umbra 16 del 2009 sulla disciplina delle manifestazioni storiche, “la più arcaica espressione culturale dell'identità regionale, riferimento nel campo delle espressioni folcloriche del vastissimo patrimonio demoetnoantropologico, dei nostri territori”, critica l'assessore regionale alla cultura Fabrizio Bracco che, in risposta alla sua interrogazione di un anno fa, definì “non appropriata la sovrapposizione e l'equivalenza fra l'Istituto previsto a Gubbio e la scuola di specializzazione annunciata su Castiglione del lago”.

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