ROMA - Cancellato il contributo di solidarietà sui redditi alti. Nessun aumento dell'Iva, un intervento sulle pensioni e una stretta sulle società di comodo per i beni di lusso. Sono questi alcuni dei primi aggiustamenti alla manovra di correzione dei conti decisi nel vertice fiume ad Arcore tra Lega e Pdl. In particolare per le pensioni resterà in vigore l'attuale regime previdenziale ma il calcolo dell'anzianità si baserà solo sugli anni di lavoro effettivi. Salvi invece i piccoli Comuni i cui consiglieri non dovrebbero più percepire alcuna indennità o gettone di presenza. "Molto bene", è stato questo il primo commento a caldo del ministro dell'Economia Giulio Tremonti alla sua uscita da Villa San Martino.

Ma mentre la maggioranza cercava la quadra sui numeri della manovra i sindaci italiani sono scesi in piazza per protestare contro la sforbiciata da diversi miliardi di euro agli enti locali, contenuta nel maxi decreto di Ferragosto che il parlamento si appresta ora a discutere. Oltre duemila primi cittadini hanno sfilato a Milano dietro allo striscione "Giù le mani dai Comuni". Una protesta indetta dall'Anci e del tutto trasversale agli schieramenti politici. In piazza, dal Pirellone fino alla Scala c'erano anche il sindaco di Torino, Piero Fassino, della provincia di Milano Guido Podestà, dal sindaco di Torino Piero Fassino, dal sindaco di Verona Flavio Tosi e dal primo cittadino di Roma Gianni Alemanno. "Bisogna tagliare i costi dello Stato centrale", ha detto Tosi, "cosa che finora non è mai stata fatta. Noi non ce la facciamo più, bisogna prendere le risorse dove ci sono".

Ecco cosa cambia nella manovra dopo il vertice di Maggioranza ad Arcore.

STRETTA SU PENSIONI. Fuori dal calcolo degli anni di lavoro necessari a raggiungere l'anzianità contributiva i periodi di laurea o di servizio militare. Le modifiche decise dopo il vertice di Arcore prevedono il mantenimento dell'attuale regime previdenziale già previsto per coloro che abbiano maturato quarant'anni di contributi con esclusione dei periodi relativi al percorso di laurea e al servizio militare che rimangono comunque utili ai fini del calcolo della pensione.

IVA. Non è previsto alcun aumento dell'Iva.

ELIMINATO IL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA'. Sostituzione del contributo di solidarietà. Il contributo di solidarietà resta solo a carico dei membri del Parlamento.

STRETTA SULLE SOCIETA' DI COMODO. Per sostituire il contributo di solidarietà arriva una stretta sulle società di comodo. Si prevedono infatti nuove misure fiscali finalizzate a eliminare l'abuso di intestazioni e interposizioni patrimoniali elusive.

GIRO DI VITE SULLE COOPERATIVE. Per sostituire il contributo di solidarietà arriva anche la riduzione delle misure di vantaggio fiscale alle società cooperative.

SALVI I PICCOLI COMUNI. Sostituzione dell'articolo della manovra relativo ai piccoli comuni con un nuovo testo che preveda l'obbligo dello svolgimento in forma di unione di tutte le funzioni fondamentali a partire dall'anno 2013 nonché il mantenimento dei consigli comunali con riduzione dei loro componenti senza indennità o gettone alcuno per i loro membri.

RIDUZIONE DEI TAGLI AGLI ENTI LOCALI: riduzione dell'impatto della manovra per comuni, province, regioni e regioni a statuto speciale. Attribuzione agli enti territoriali di maggiori poteri e responsabilità nel contrasto all'evasione fiscale con vincolo di destinazione agli stessi del ricavato delle conseguenti maggiori entrate.

SALTA IL TAGLIO DELLE PROVINCE. Salta il taglio delle province oltre i 300mila abitanti. L'intervento viene rimandato a un provvedimento di natura costituzionale insieme al dimezzamento del numero dei parlamentari.

 

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